Pescina. Commozione ai funerali di Giuseppe Asci, il barista morto in un incidente nel Fucino precipitando e annegando in un canale. Fuori dalla chiesa i tifosi avezzanesi, con cui “Peppe”aveva condiviso la sua passione per il calcio, hanno appeso uno striscione con la scritta “Tiferai e canterai per sempre insieme a noi. Ciao Super Pé”. Numerose le testimonianze di affetto di amici, vecchi compagni di scuola e parenti che, in una lettera letta sul pulpito, hanno scritto una promessa come monito alle istituzioni: “La tua morte non sarà vana”. Il parroco, don Tonino, ha avuto parole di sostegno per i familiari: “L’affetto e la preghiera della nostra comunità va ad Anna, la madre, il papà Nicola, e il fratello Francesco e a tutti i familiari. Se crediamo nel Signore, crediamo che la morte non è mai l’ultima parola. Io in questi giorni ho pensato molto a cosa dire e pregando mi sono fatto aiutare da Giuseppe a sapere cosa avrei dovuto dire ai suoi genitori. Non ci si abitua alla morte di un giovane, specie se cosi ingiusta. Ma la morte non ha età. Può raggiungerci in ogni momento. Siamo chiamati a morire, lo sappiamo, ma vogliamo che non sia cosi. Chiudiamo gli occhi davanti alla morte. Ma quando muore un figlio, un parente, un amico, non ci è possibile allontanarla, né chiudere gli occhi. Ma tutti siamo chiamati non alla morte, ma alla vita, che non ha fine. Giuseppe ha chiuso la porta in questo modo, ma gli si è aperta quella dell’eternità”. Ai familiari ha detto: “non siete soli, guardate dentro il vostro cuore e li troverete l’amore. Noi invece ringraziamo il Signore perché ci ha dato l’amicizia di Giuseppe”. Alla fine della messa i tifosi hanno acceso dei fumogeni e ricordato Peppe con cori da stadio.