Tagliacozzo. Sembra che le carceri del Palazzo Ducale a Tagliacozzo non siano ancora stanche di Festival. Ieri pomeriggio, infatti, si è svolto un incontro proprio in relazione alla manifestazione culturale più importante della cittadina, per presentare il libretto appena uscito “Memo Fest 30″, riguardo i trent’anni del Festival internazionale di Mezz’estate, raggiunti l’anno passato. Presenti i numerosi organizzatori e curatori delle varie edizioni, i fotografi, la stampa locale, il sindaco Maurizio Di MarcoTesta e l’assessore alla cultura, Gabriele Venturini che hanno aperto il dibattito di presentazione. Dopo l’intervento del primo cittadino, che si è complimentato con la riuscita dell’evento in quest’ultimo anno, l’assessore Venturini ha effettuato una breve descrizione della manifestazione lasciando il microfono ai differenti organizzatori per i dettagli e la storia. “In realtà il primo abbozzo dell’evento”, spiega Carlo De Santis, per gli amici Spallino, ideatore dell’evento e membro organizzativo sin dalla prima edizione nel 1985, “è stato effettuato nel 1983. Quando ero assessore, la nostra amministrazione fu invitata dal Ministero del Turismo e dello Spettacolo a progettare una manifestazione culturale per l’estate. In quell’anno, decidemmo quindi di debuttare con un evento di danza, chiamando Luciano Savignano”. Continua “Da allora, decidemmo di ampliare gli spazi artistici della manifestazione culturale, spostandoci anche sul teatro e sulla musica e così nell’85 nacque il Festival di Mezz’Estate, chiamato così in quanto iniziava a metà luglio e terminava nella metà di Agosto”. “Nell’87 decidemmo di introdurre il cinema all’interno del festival e nel ’91 ricevemmo il primo grande contributo per la realizzazione dell’evento pari a venticinque milioni della vecchie lire”. Un simpatico aneddoto raccontato da De Santis (presidente dell’associazione Amici del festival”) risale al 1993, quando un famoso ballerino cubano, dopo essersi esibito sul palco del Festival, si sarebbe dovuto recare a Roma per un altro spettacolo, ma invece fuggì in Spagna. In relazione a questi fatti, il festival fu menzionato dalla stampa nazionale come ultima esibizione dell’artista in Italia. “Vedere realizzarsi il festival ogni anno è un sogno”, afferma Lorenzo Tozzi, direttore artistico dal primo anno sino al 2007, quando è succeduta Lucia Bonifaci, ieri assente per motivi di lontananza. “Obiettivamente”, continua Tozzi, “la manifestazione potrebbe necessitare di nuovi spazi e logistiche tecniche, di una pubblicità di stampa a livello non solo locale, ma anche nazionale con nomi di spessore e si potrebbe pensare di puntare anche ai fondi europei, a disposizione per queste attività”. Il sindaco ha annunciato uno stravolgimento della manifestazione, sottolineando che bisogna intraprendere nuove strade per evitare che questo patrimonio vada lentamente a impoverendosi. Nel dibattito sono intervenuti anche Silvio Boninfante, vicino all’organizzazione specie nei primi anni ed autore dell’introduzione del libretto sul trentennale, Veronica Flora, curatrice della rassegna cinematografica, re-introdotta nel 2011 all’interno del Festival, Giuseppe Berardini, direttore artistico attuale, Vincenzo Casale, ex-sindaco di Tagliacozzo, Gaetano Blasetti, presidente della Proloco, Luigi Poggiogalle e Gabriele Ciaccia, organizzatore attuale che ha affermato “sicuramente il festival per noi rappresenta un pezzo di cuore. Per i prossimi anni, c’è quasi bisogno di uno “scandalo”, ovviamente in senso positivo, che potrebbe permettere all’evento un salto in avanti e, inoltre, ci potrebbe essere la possibilità per qualche volto giovane di partecipare direttamente all’organizzazione di alcune serate all’interno dell’evento”. Che questa anticipazione di Ciaccia possa realizzarsi nei prossimi anni, rimane da verificare, ma è sicuramente un obiettivo che ci si augura di raggiungere per il proseguimento della manifestazione anche negli anni a seguire. Il libretto illustrativo “Memo Fest 30” è a disposizione di chiunque anche presso la sede della Proloco, in piazza Duca degli Abruzzi. Raffaele Castiglione Morelli