Avezzano. Ci sarebbe un malore del conducente alla base dell’incidente avvenuto sulla statale 690 e che ha portato alla morte di Domenico D’Orazio, dell’imprenditore avezzanese originario di Civitella Roveto. L’uomo stava percorrendo a bordo della sua berlina Suzuki la ex superstrada domenica pomeriggio quando ha sbandato finendo contro le barriere di protezione lungo un rettilineo. L’auto è piombata contro il guardrail, facendo più volte carambola. La vittima, ricordata come una persona gioviale, amichevole, sempre disponibile con i numerosi amici, ma anche un grande lavoratore, aveva 46 anni, era originario di Meta, frazione di Civitella, ma viveva da anni ad Avezzano con la moglie Roberta Falone e i due figli Antonio e Raffaella, 18 e 15 anni. L’auto stava viaggiando sulla superstrada e si trovava all’altezza dell’aera di servizio vicino all’uscita di Capistrello. La macchina, secondo il racconto di alcuni testimoni e da quanto emerso dalle indagini dei carabinieri della compagnia di Tagliacozzo e della locale stazione, si è schiantata sulla sinistra della corsia, rimbalzando poi dalla parte opposta sbattendo di nuovo. Quando i soccorritori del 118 sono arrivati sul posto hanno tentato di rianimarlo ma non c’è stato nulla da fare. Ora si fa strada l’ipotesi di un arresto cardiocircolatorio che avrebbe colpito l’imprenditore mentre era alla guida della sua auto. La notizia della morte di Domenico D’Orazio ha scosso due comunità, quella di Avezzano dove oramai viveva da tanti anni con la sua famiglia, e quella di origine. I funerali potrebbero svolgersi mercoledì.