Avezzano. Correva l’anno 1946 quando, il 2 giugno, all’indomani della caduta del fascismo, il popolo italiano fu chiamato a compiere il primo atto di democrazia che sancì la nascita della Repubblica. Ottantasei anni dopo, lunedì 2 giugno 2014, Avezzano, come l’Italia, si ferma per celebrare la nascita della Repubblica e onorare i caduti di tutte le guerre. La giornata della festa e del ricordo organizzata dal Comune di Avezzano -medaglia d’argento al valore civile- in collaborazione con il Consiglio permanente delle associazioni d’arma e l’associazione il Cammino dell’accoglienza-apre i battenti alle 16.30 in piazza Matteotti, punto di incontro di autorità civili -con in testa il sindaco, Gianni Di Pangrazio- militari e religiose, delle associazioni combattentistiche e d’arma, delle associazioni di volontariato, delle scuole e dei cittadini. Qui, alle 17.15, davanti al Monumento ai caduti del mare, il sindaco deporrà la prima corona di alloro. Al termine della cerimonia, il corteo del 68° anniversario della Repubblica Italiana -accompagnato dalle note dei Leoncini d’Abruzzo- percorrerà via Garibaldi, via Corradini, via Marconi fino a raggiungere Piazza della Repubblica -punto d’incontro con i partecipanti al Cammino dell’accoglienza in arrivo dalla Valle Roveto- dove ai piedi del monumento ai caduti di tutte le guerre verrà deposta un’altra corona d’alloro. “Quest’anno la Festa della Repubblica”, afferma il sindaco, Gianni Di Pangrazio, “assume un significato ancora più importante poiché alla ricorrenza della festa e del dolore si aggiungeranno i partecipanti del cammino dell’accoglienza in arrivo dalla Valle Roveto: iniziativa che riporta alla mente un tema centrale per il nostro Paese, punto di approdo dei disperati del pianeta, che merita un’attenta e serena riflessione dell’Europa intera per trovare soluzioni adeguate a un fenomeno crescente che non si risolve con slogan o ricette semplicistiche”.