Avezzano. Un medico indagato e l’autopsia disposta dalla Procura di Avezzano. C’è una svolta sul caso del feto nato privo di vita mercoledì all’ospedale di Avezzano. E’ accusato di interruzione volontaria di gravidanza oltre il termine previsto dalla legge. Ieri sul corpicino del neonato sono stati eseguiti degli esami su richiesta della Procura di Avezzano, diretta da Vincenzo Barbieri. Il bimbo doveva essere dato alla luce con un parto programmato e le analisi, fino a due settimane prima, non avevano mostrato, secondo quanto accertato dal medico che seguiva la paziente, alcun problema. Al momento della preospedalizzazione, invece, il personale dell’ospedale si è accorto che le cose non stavano proprio così, tanto che il feto è nato morto. I familiari si sono rivolti a un legale, l’avvocato Roberto Verdecchia, a cui ieri è stato affidato l’incarico. La Procura di Avezzano, ha nominato il medico legale che ha eseguito nel pomeriggio l’autopsia. Si tratta di del dottor Silvestro Mauriello. All’esame ha assistito anche il consulente di parte, dottor Giuseppe Stornelli. Intanto le indagini della polizia, a cui i genitori avezzanesi si sono rivolti, hanno portato a una prima svolta nella vicenda. Nel registro degli indagati è infatti finito un medico dell’ospedale di Avezzano. La magistratura avezzanese ha disposto il sequestro delle cartelle cliniche ma anche quello dei referti medici e degli esami eseguiti nei giorni precedenti a quello del parto. Dalla documentazione si è risaliti al medico. Il parto sembra fosse stato programmato qualche giorno prima del previsto. La scadenza della gravidanza, infatti, era fissata al 25 novembre. Il neonato però sarebbe dovuto venire alla luce tra il 20 e il 23 novembre con parto cesareo. La paziente era stata sottoposta mercoledì mattina a una preospedalizzazione. Prima del ricovero, e cioè due settimane prima, erano stati eseguiti alla donna diversi accertamenti in vista del parto fissato di lì a pochi giorni e tutto era risultato nella norma.