Avezzano. Una verità che scotta quella che viene raccontata direttamente dai protagonisti del blitz a luci rosse di ieri sera nella Piana del Cavaliere.
Gli attori colti in flagranza negli amplessi hanno scelto le nostre colonne per difendersi dalle accuse:
“Noi siamo casti e puri”, affermano in una intervista, “e pertanto siamo vittime di uno scherzo che è stato goliardicamente raccontato proprio mentre “impazzava” la serata di carnevale.
Il processo si è svolto nottetempo per direttissima, e tutti sono stati immediatamente scagionati e rimessi in libertà nottetempo dai giudici di Forum ” in quanto”, si legge nella sentenza, ” il fatto non solo non sussiste e non costituisce reato, ma tutto ciò è frutto di un mero e simpatico scherzo carnevalesco”.
“Quello che ci sorprende”, proseguono gli attori del film, “è la modalità con cui cui altra solerte testata giornalistica del territorio marsicano ha riportato la “notizia” di pura fantasia ed in totale assenza della verifica delle fonti.
Non si può sempre vivere di rendita del copia/incolla”, concludono, “e tanto è andata la gatta al lardo… che stavolta ci ha lasciato lo zampino”…
Ndr: Ci siamo voluti concedere questo scherzo nella sera di carnevale, i lettori ce lo perdoneranno con un sorriso. Chi abitualmente ci copia e incolla se ne farà una ragione e può risolvere sia copiando questa intervista, oppure togliere direttamente l’articolo pubblicato e condiviso con enfasi.
La redazione
La vicenda della sala di registrazione a luci rosse, con un surreale cineoperatore in fuga al momento del blitz, è dunque solo uno scherzo di carnevale. Una notizia totalmente inventata che, purtroppo, come accade quotidianamente, è stata copiata subito da un sito territoriale che non ha nemmeno verificato la fonte. Uno sciacallaggio quello del “copiaincollismo” a cui siamo quotidianamente sottoposti.
Nel giro di 30 minuti la falsa notizia di carnevale era già stata copiata, pubblicata ieri sera e addirittura romanzata con nuovi particolarim e tutto ciò senza citare la fonte (aggiunta solo successivamente, quando è stato rivelato lo scherzo).
Questo deprime la professione del giornalismo, umilia tutti quei giornalisti che faticano e si impegnano ora dopo ora, giorno per giorno, anno dopo anno, per raccontare la verità, magari sbagliando qualche volta, ma sempre con la dignità di andare avanti con le proprie forze, senza tradire l’etica e la deontologia professionale e, soprattutto, senza tradire la fiducia dei lettori, della gente.
Purtroppo la rete, che rinnova e rivoluziona il mondo dell’informazione, porta con sé anche qualche vizio e oggi sembra che pur di fare qualche click in più ci siano persone disposte a tutto, a scrivere qualunque cosa su qualunque argomento, tanto chiunque può svegliarsi la mattina e diventare giornalista…
Ci sono testate che la mattina fanno vere e proprie rassegne stampa, che scrivono per sentito dire su Facebook, che scopiazzano quello che leggono da giornali più seri, senza verificare, senza controllare e qualche volta senza nemmeno capire la notizia.
Fortunatamente l’informazione, quella vera, quella seria, c’è ancora. E alla fine viene premiata.
Il lettore a volte è confuso e generalizza, ma alla lunga sa riconoscere di chi fidarsi. (p.g.)