Avezzano. Cresce il “mal d’adolescenza”- parole-chiave: branco, violenze e vuoto interiore – e Asl sempre più impegnata, nella Marsica, a contrastare il fenomeno. Il Sipsia ( Servizio di psicologia e psicoterapia dell’adolescenza e della famiglia) della Asl 1, in via Montello ad Avezzano, registra puntualmente il crescente disagio dei ragazzi marsicani. Disagio riemerso con prepotenza sulla cronaca in questi giorni con storie di presunte violenze sessuali su minorenni in una cornice di apparente degrado sociale. Un numero su tutti: nel 2013 il Servizio, diretto dal dr. Paolo Manfreda, ha effettuato 1967 sedute di psicoterapia su adolescenti contro le 1738 del 2010: 229 in più nell’ultimo quadriennio. In aumento anche i colloqui, nell’ambito dell’attività sociale, per adolescenti e famiglie: dai 205 di 4 anni fa ai 215 dello scorso anno. Cifre da ‘allarme rosso’ che si riassumono in un dato complessivo: ogni anno al Sipsia si rivolgono oltre 100 giovani – forbice d’età 14-21 anni –per un totale di 1.200 negli ultimi 12 anni. Ciò che significa che, dal 2010 al 2013, sono stati 20 in più i ragazzi che hanno varcato l’ingresso dei locali che ospitano il servizio Asl. Dati che, pur essendo assai significativi, esprimono solo in parte la vastità del disagio nella Marsica poiché non tutti riescono a rompere il proprio isolamento e a trovare il ‘coraggio’ per andare dagli psicologi e farsi aiutare. “La vicenda di cronaca di questi giorni nella Marsica, con ragazzi indagati per presunti atti sessuali su minorenni”, dichiara Manfreda, “rappresenta la massima manifestazione di analfabetismo emotivo in cui è cresciuta questa generazione di adolescenti. Cos’è l’analfabetismo emotivo, di cui già parlava un grande esperto, il prof. Umberto Galimberti, negli anni passati? E’, in parole semplici, l’incapacità di leggere nel proprio animo che provoca solo un impulso all’azione, spesso svincolato dal proprio vissuto interiore. Insomma un’apatia della psiche che non registra più la situazione. La mancanza di gestione delle proprie emozioni e l’incapacità di relazionarsi con le emozioni altrui”, conclude Manfreda, “ si traduce nell’indifferenza emotiva”. Sipsia: l’aiuto è gratuito. Il soggetto che si rivolge al Servizio Asl, di propria iniziativa o indirizzato dalla famiglia e/o scuola, intraprende quasi sempre un percorso di crescita e/o psicoterapia con interventi anche multidisciplinari, in rete con altri Servizi della ASL. Un trattamento che può avere una durata variabile, di solito un paio di anni. L’équipe Sipsia, coordinata dallo stesso dr. Manfreda, è composta dall’assistente sociale Donatella De Santis e dalle psicologhe-psicoterapeute Nadia Di Domenico e Daniela Marrone. La terapia è basata su colloqui individuali, secondo un calendario settimanale. Il percorso inizia con l’accoglienza dell’adolescente, la psicodiagnosi e la predisposizione di un programma terapeutico. Per l’accesso al servizio non c’è alcun onere a carico dell’utente e si può andare personalmente alla sede del Sipsia oppure telefonare (0863/441720). Psicologi nelle Superiori della Marsica. Il Sipsia attua anche un’azione di prevenzione costante attraverso gli sportelli di ascolto CIAO in quattro Istituti Superiori di Avezzano, curati da psicologi specializzandi in psicoterapia e attraverso interventi con progetti mirati (Peer education e PED, percorsi Esperenziali Didattici). Centro diurno giovanile. Il Servizio di via Montello dispone di un centro diurno giovanile ‘Skabostik’, in cui operano educatori convenzionati dal Comune, tra cui la coordinatrice dell’attività dr. ssa Maria Amato, che integrano l’attività del Sipsia. Il centro – frequentato da circa oltre 30 giovani, di età tra i 13 e 20 anni – è uno spazio in cui i ragazzi svolgono attività ludiche, ricreative, informative. Presenti spazi per l’informazione sui rischi (alcol, droga, gioco d’azzardo).