Avezzano. Una maxi evasione fiscale è stata scoperta dalla guardia di finanza per oltre un milione di euro. Un relativo sequestro è stato messo in atto dalla procura di Avezzano nei confronti di un imprenditore agricolo. L’evasione fiscale ammonta a oltre un milione di euro. L’operazione delle fiamme gialle di Sulmona ha portato a una misura cautelare di interdizione nei confronti di P.D’A., imprenditore di Avezzano, titolare di un’azienda con sede a Celano. Secondo l’accusa, l’uomo avrebbe distrutto le scritture contabili dell’azienda impedendo così di renderle disponibili al momento delle operazioni di verifica fiscale avvenute nel 2016. Avrebbe di fatto impedito alla Finanza di eseguire gli accertamenti documentali in azienda. La Maxi evasione fiscale riguarda gli anni che vanno dal 2011 al 2014 e secondo l’accusa l’imprenditore avrebbe omesso di presentare le dichiarazioni per l’imposta sul reddito e le dichiarazioni per l’Iva avendo conseguito ricavi di diversi milioni di euro e utili per oltre un milione di euro.
Secondo l’accusa nei confronti della nota azienda che produce e lavora prodotti agricoli tipici della piana del Fucino, il titolare avrebbe omesso di provvedere alla regolare tenuta delle scritture contabili obbligatorie già dal suo insediamento come amministratore dell’azienda. Per tale motivo le Fiamme Gialle hanno emesso una misura cautelare dell’interdizione e del divieto di esercitare l’ufficio direttivo di amministratore legale rappresentante dell’azienda per la durata di un anno. Il giudice per le indagini preliminari Francesca Proietti, su richiesta del sostituto procuratore della Repubblica di Avezzano Maurizio Maria Cerrato, titolare dell’inchiesta, ha disposto il sequestro preventivo di beni e denaro per un totale di un milione e 107mila euro. Per arrivare alla somma sono stati sequestrati dei conti correnti postali, valori, titoli e preziosi che si trovavano nelle cassette di sicurezza e che erano a disposizione dell’indagato. Sottoposti a sequestro anche dei beni mobili e immobili rilevati dalla polizia giudiziaria. L’imprenditore marsicana è difeso dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.