Capistrello. Era accusata di aver falsificato i documenti per ottenere i finanziamenti destinati alla sua azienda agricola e aveva modificato i parametri in modo da rientrare nella graduatoria per ottenere i fondi. E’ stata però scoperta finendo sotto accusa. Ora si sono concluse le indagini preliminari sulla presunta truffa ai danni della Comunità europea e sotto accusa è finita la titolare dell’azienda, A.M., 23enne di Capistrello. Secondo l’accusa formulata dalla procura di Avezzano, per ottenere e di finanziamenti comunitari per attività agricole, la giovane avrebbe falsificato i documenti in modo da far risultare che era in possesso dei requisiti richiesti dalla normativa. La truffa ammonterebbe a circa 15mila euro. La ragazza avrebbe stravolto un contratto di affitto facendo risultare una superfice di un immobile più grande, ma in realtà non aveva quella disponibilità di spazio che era stata riportata. A quel punto è finita sotto indagine e ora rischia di essere rinviata a giudizio. L’indagata è difesa dagli avvocati Luca e Pasquale Motta.