Avezzano. Le fiabe di Oscar Wilde sono state rappresentate, ieri sera, al Liceo Classico di Avezzano, dagli studenti del Liceo Classico e Artistico. La regia è stata curata da Antonio Silvagni del Teatro Lanciavicchio, mentre la scenografia dagli stessi attori stessi che hanno allestito un teatro nel giardino interno. Questi i ragazzi partecipanti: Carola D’Agostino,Francesca Trinchini,Chiara Di giovancesare,Marco Ferrari,Emanuele Biancone, Noemi Di Nicola, Eleonora Santucci, Domenica Stornelli, Manuel Torres, Alba Marinucci,Ilaria Capodacqua,Beatrice Lucci, Pietro Blandini, Samuele Baldassare, Elisabetta Rancitelli, Amina Oiraq,. Naiwa Moustatraf, Cesare Augusto Scipioni. I ragazzi hanno dato vita alla rappresentazione di alcune favole di Wilde ed fra queste quella del Principe Felice. Alta sulla città, in cima ad una colonna, si ergeva la statua del Principe Felice. Coperto di sottili foglie d’oro finto e con una spada in mano era ammiratissimo e invidiato da tutti. Una notte volò sulla città una piccola Rondine. Le sue amiche erano volate in Egitto già da sei settimane, ma lei era rimasta indietro, perché si era innamorata di un bellissimo Giunco. “Posso amarti?” disse la Rondine, che amava andare subito al sodo, e il Giunco le rivolse un profondo inchino. Così quella continuò a volargli intorno, toccando l’acqua con le ali e formando delle increspature d’argento. Era il suo modo di fare la corte, e durò tutta l’estate. Quando le altre furono partite, la Rondine si sentì sola, e cominciò a stancarsi del suo bello. “Vuoi venire con me?” gli chiese da ultimo, ma il Giunco scosse il capo, tanto era attaccato alla casa. “Mi hai presa in giro” esclamò la Rondine. “Io parto per le piramidi. Addio!” E volò via.Volò tutto il giorno, e la notte arrivò nelle città. “Dove mi fermo?” disse; “speriamo che la città abbia fatto dei preparativi”. Poi vide la statua sull’alta colonna. “Mi sistemo qui” esclamò; “la posizione è bella, con tanta aria fresca” e atterrò proprio fra i piedi del Principe Felice. Di preparò a dormire ma proprio nel momento in cui stava mettendosi il capo sotto l’ala le cadde addosso una grossa goccia d’acqua. Era il principe che piangeva. Subito è stata rappresentata l’altra fiaba classica: l’usignolo e la rosa. Bravi e originali i ragazzi che hanno quest’anno hanno frequentato il laboratorio sperimentale del Lianciavicchio.