Avezzano. La lastra di marmo sistemata a via don Orione per ricordare l’operato del fondatore della Piccola opera della Divina Provvidenza è rimasta a terra nell’indifferenza di tutti e poi è scomparsa. La stele, corrosa dal tempo e dagli agenti atmosferici, non ha più retto la lapide dedicata al sacerdote che tanto si adoperò per la città dopo il sisma del 1915. Un cittadino così, vedendo il degrado della lastra e temendo che si potesse staccare improvvisamente e rompere, l’ha presa e adagiata a terra dove è rimasta per più di venti giorni dopo di che è sparita. Il responsabile del Centro giuridico del consumatore, Augusto Di Bastiano ha prcisato che: “Filippo, un cittadino di Avezzano che è nato in una casa confinante con don Orione ha visto che la lapide stava cadendo e l’ha recuperata appoggiandola a terra dove è rimasta per ben venti giorni prima di sparire completamente. Quando ho saputo dell’accaduto ho pensato subito a don Orione e a quanto ha fatto per questa città e per l’intera Marsica subito dopo il terremoto del 1915. Il trattamento riservatogli da Avezzano mi è parso ingiusto. L’auspicio è che la lastra sia stata recuperata dall’amministrazione o dai responsabili dell’Istituto”, ha concluso Di Bastiano che più volte si è recato all’incrocio tra via Corradini e via don Orione per controllare lo stato della lapide, “per essere restaurata e riattaccata al lato della strada. A mio avviso il nome sulla lapide e la semplicissima frase ricordano a tutti quelli che passano lì chi è stato don Orione e quello che ha fatto per la nostra città”