Avezzano. Un nuovo modo di concepire il commercio e una nuova concezione di isola pedonale. Se ne è parlato nel corso del convegno dal titolo “Commercio & Città”, che si è svolto ieri mattina nei locali dell’ex Arsa, organizzato da Confesercenti dell’Aquila. L’assessore Gabriele De Angelis ha riconfermato che l’isola pedonale abbraccerà piazza Risorgimento da via Garibaldi a via Albanese, creando uno spazio aggregativo intorno alla vecchia fontana (che diventerà un grande orologio fermo alle 7:52) proiettandola verso il futuro». Nel corso dell’incontro si è parlato di Centro commerciale naturale e Avezzano, secondo gli esperti, potrebbe essere adatto ad accogliere tale realtà. Ma si tratta di un tema non ancora affrontato dall’amministrazione comunale. L’architetto Elena Franco, tra i maggiori esperti di architettura del centro urbano, ha presentato l’esperienza internazionale di tale realtà in altri stati, dagli Stati Uniti al nord Europa, fino alla Lombardia dove «una attenta politica commerciale regionale ha portato alla certificazione di 16 distretti commerciali realizzati dall’unione di pubblico e privato». E’ intervenuto anche Stefano Bollettinari, segretario della Confesercenti Emilia Romagna e presidente della Federazione europea Vitrines d’Europe. I rappresentanti delle associazioni di categoria Daniele Erasmi e Domenico Venditti hanno fatto il punto della situazione sulle realtà del commercio locale. Lorenzo Berardinetti, consigliere regionale, presidente della commissione Commercio e sviluppo, ha citato i dati degli ultimi mesi del 2014 che certificano una flessione per i piccoli negozi del 3,2 per cento. E’ un fenomeno”, ha spiegato, “mi trovo ad affrontare in veste di presidente della III Commissione, ma che vivo in prima persona anche come amministratore locale. Stiamo lavorando”, ha annunciato, “a un testo unico che possa disciplinare le attività commerciali in maniera seria e concreta liberando questo settore da eccessi normativi e burocratici e ho depositato un progetto di legge che riforma la disciplina del commercio su aree pubbliche. Altro provvedimento, a cui sto lavorando, è quello relativo alla regolamentazione delle sagre, per disciplinare i criteri che le definiscono ed evitare una proliferazione di situazioni che poco hanno a che fare con eventi legati alle tradizioni del territorio”. L’architetto Elena Franco ha affermato che “le esperienze insegnano che una collaborazione attenta e proficua tra gli enti pubblici e gli operatori commerciali può assicurare dei risultati proficui per l’intero centro storico cittadino. I centri commerciali artificiali sono andati a morire nelle esperienze che ci precedono, mentre i centri città pedonalizzati, curati, accoglienti ed organizzati professionalmente sono il futuro del commercio consapevole». La sfida dei consumi, infatti, «passa per una campagna di promozione consapevole delle scelte che il consumatore opera – ha concluso l’architetto -. Gli enti e le associazioni di categoria devono fare sintesi organizzando una struttura operativa meno costosa ma più fattiva. Fino ad ora i centri storici sono stati disegnati con logiche immobiliari, vanno ripensati ed organizzati con funzionalità commerciali che rispondano alle aspettative ed alle esigenze dei consumatori/fruitori».
Il professor Bollettinari, nel suo intervento, ha aggiunto al gruppo degli «stakeholders del centro storico i proprietari degli immobili, da cui non può prescindere un progetto di sviluppo integrato, e gli operatori dei servizi diversi come le banche. Un insieme organico – ha spiegato il professore – che implementa e sviluppa in modo sinergico il centro città. Come l’esempio straordinario di Barcellona che in una progettazione a lungo termine negli anni è riuscita a creare 20 assi commerciali, quanti i quartieri della città, organizzati in mercati comunali di quartiere che hanno raggiunto il 60/70% dei consumi totali dei residenti. Questo progetto di sviluppo non solo ha portato ad incrementare l’accoglienza e la vivibilità degli stessi mercati cittadini, ma allo stesso tempo ha ridotto gli effetti collaterali degli spostamenti e degli ingorghi del traffico». Il sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio, nel suo appassionato intervento, ha lanciato l’appello alle associazioni di categoria per creare «le alleanze necessarie a rendere accogliente ed attraente Avezzano, il capoluogo della Marsica». «La politica – ha aggiunto il sindaco – può mettersi a disposizione» ha spiegato lanciando un impegno di alleanza alle associazioni «per rendere partecipi delle scelte i cittadini e per individuare il metodo migliore per far ripartire un centro storico fermo da oltre 50 anni» ha concluso il primo cittadino.
L’Assessore ai lavori pubblici Gabriele De Angelis ha seguito in questi mesi «il progetto di pedonalizzazione e di riqualificazione di Piazza Risorgimento che – spiega l’assessore – è firmato da un giovane architetto marsicano Giancarlo Cardone, selezionato nell’ambito di un concorso di idee valutato da una commissione presieduta dal professor Carbonara. La fontana – conclude De Angelis – diventerà un grande orologio fermo alle 7:52, l’ora che esemplifica la fine e la rinascita di Avezzano. L’isola pedonale abbraccerà piazza Risorgimento da via Garibaldi a via Albanese, creando uno spazio aggregativo intorno alla vecchia fontana e proiettandola verso il futuro».