Avezzano. La Cia scende in campo con 7 candidati al rinnovo del consiglio del consorzio di Bonifica. Domenica 29 marzo i 5.560 proprietari terrieri del Fucino dovranno scegliere chi siederà tra i banchi del consorzio per tutelare i loro diritti. Quattro le liste presentate, tra cui c’è quella della Cia che ha candidato per la sezione 1 Angelo Felli (Celano); sezione 2 Fabrizio Malizia (Celano), i Fabrizio Pietrantoni (Celano), Amedeo Conti (Luco dei Marsi); sezione 3 Marcello Ivone (Celano), Franco Fina (Luco dei Marsi), Quirino Cardarelli (Trasacco). “I 7 candidati individuati, tutti titolari di aziende, giovani”, hanno spiegato i candidati in rappresentanza dell’associazione di categoria, “costituiscono il gruppo che si è impegnato a portare avanti il programma condiviso nelle assemblee, al fine di creare la spinta propulsiva per il miglioramento delle condizioni dell’utilizzo della risorsa irrigua, nel rispetto dell’ambiente e del territorio, al servizio delle aziende agricole, per l’innalzamento degli standard qualitativi delle produzioni di pregio del Fucino”. Nei quattro seggi allestiti all’ex Arssa per i residenti di Avezzano, nella sala consiliare del Comune di Trasacco per i trasaccani e luchesi, nell’ex municipio di San Benedetto dei Marsi per i proprietari terrieri di San Benedetto, Pescina e Ortucchio e nell’ex scuola di strada 14 a Celano per gli agricoltori di Aielli, Celano, Cerchio e Collarmele potranno votare tutti i proprietari terrieri in regola con il pagamento dei tributi. “L’obiettivo prioritario deve essere la soluzione del problema dell’irrigazione, attraverso la realizzazione di un moderno impianto, che copra tutto il territorio di competenza del consorzio”, hanno continuato i sette candidati, “ma anche ristrutturazione di tutta la rete di canalizzazione e delle vie di accesso, gestione e monitoraggio di tutti i corsi d’acqua che confluiscono all’interno della rete di bonifica, creazione di un modello gestionale del consorzio snello, ed efficiente, con riduzione dei costi attualmente sostenuti per il mantenimento del personale, che assorbe, gran parte del bilancio economico, coinvolgendo le stesse aziende nei programmi di manutenzione ordinaria, trasferendo ad esse, competenze e risorse.