La Marsica è un’area dell’Abruzzo interno, in Provincia dell’Aquila, che comprende trentasette comuni e quarantacinque principali frazioni, per un totale di oltre 130mila abitanti e quasi 200mila ettari di territorio. Il cuore dell’intera area è Avezzano, la città principale con oltre 40mila abitanti, seguita da Celano di unicimila e Tagliacozzo di oltre settemila. Si trova tra la piana del Fucino, il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, la Piana del Cavaliere e la conca di Sulmona.
TERRITORIO E POPOLAZIONE
La superficie complessiva della Marsica e di 190.577 ettari, pari al 37,9 per cento del territorio provinciale. La Marsica si estende su di una superficie territoriale molto articolata, tra le più difficili d’Italia: le uniche pianure sono costituite dalla conca del Fucino (14mila ettari), dai piani Palentini (6mila) e da una piccola parte pianeggiante nel Carseolano. L’area ha una escursione massima di altitudine pari a 2.193 metri data dalla differenza tra i 2.486 metri del Monte Velino e i 293 del comune di Balsorano. I dislivelli maggiori sono nei comuni di Magliano dei Marsi (1.802 metri) grazie al Monte Velino, e di Celano (1.698), mentre il comune più pianeggiante e quello di San Benedetto dei Marsi, sulle rive dell’antico lago, con una escursione di appena 50 metri. Il comune della Marsica più alto è quello di Ovindoli con 1.375 metri di altitudine davanti al Municipio. Oltre i mille metri ci sono anche i comuni di Aielli, Bisegna, Cappadocia, Opi e Villavallelonga.
Avezzano grazie alla Piana del Fucino è un importante centro agricolo, ma anche commerciale grazie a un nucleo industriale che è il principale della Provincia e tra i primi in Abruzzo. La Marsica è raggiungibile da Roma e da Pescara, in meno di un’ora, attraverso le autostrade A24 e A25, da Napoli in circa due ore con la superstrada del Liri e dista solo 50 chilometri dal capoluogo di Regione, L’Aquila.
Avezzano è il più esteso con 10.404 ettari, seguito da comuni con circa 9.000 ettari tra cui Taglaicozzo, Celano, Carsoli e Pescasseroli. I comuni più piccoli sono quelli di Canistro e Oricola con 1.578 e 1.840 ettari. Il Comune più denzamente popolato è Avezzano con 326 abitanti per chilometro quadrato. Seguono i Comuni di San Benedetto dei Marsi e Luco dei Marsi. I comuni con minore densità di popolazione sono Bisegna e Pereto con 14 abitanti per clilometro quadrato, Rocca di Botte e Massa d’Albe con 17 e Ovindoli con 21. Avezzano da un punto di vista demografico ha subito grandi cambiamenti e un incremento della popolazione notevole. Nel 1921 contava solo 14.440 abitanti, negli anni ’50 raggiungeva i 24mila, all’inizio degli anni 90 il 37.179, oggi oltre 40mila.
Fanno parte della Marsica i comuni di: Aielli, Avezzano, Balsorano, Bisegna, Canistro, Capistrello, Cappadocia, Carsoli, Castellafiume, Celano, Cerchio, Civitella Roveto, Civita d’Antino, Collarmele, Collelongo, Gioia dei Marsi, Lecce nei Marsi, Luco dei Marsi, Magliano de’ Marsi, Massa d’Albe, Morino, Opi, Oricola, Ortona dei Marsi, Ortucchio, Ovindoli, Pereto, Pescasseroli, Pescina, Rocca di Botte, San Benedetto dei Marsi, San Vincenzo Valle Roveto, Sante Marie, Scurcola Marsicana, Tagliacozzo, Trasacco, Villavallelonga.
STORIA
L’area marsicana prende il nome dalla popolazione italica che in passato ha abitato la zona: i Marsi. Si tratta di un valoroso popolo di indomiti guerrieri (“Nec Sine Marsis Nec Contra Marsos”) che inflisse sconfitte, timore e devastazioni al ben più numeroso esercito della Repubblica Romana. Le guerre sociali (da socii, le tribù italiche consociate alla Repubblica) ebbero inizio quando il Senato Romano, con Catone in capo, negarono la cittadinanza ai Marsi e agli altri popoli, dopo molti anni di alleanze militari. Nell’antichità, in Marsica la Marsica era costituita dal Lago del Fucino ad est e a sud, e l’intera Valle del Giovenco. Oggi l’assetto della Marsica è molto diverso e comprende l’intera Valle Roveto e tutta la fascia equa, nella zona del carseolano. Storicamente i Marsi non sono stati mai propensi a essere sottoposti ad amministrazioni estranee.
Una tendenza all’indipendenza che è ancora attuale a livello culturale e sociale. Negli ultimi anni è riemersa l’esigenza di un governo autonomo ha portato a costituire un comitato territoriale apolitico, promotore di una nuova “Provincia dei Marsi”, con capoluogo Avezzano. Obiettivo che durante il ventennio fascista per un pelo non fu ottenuta. Le amministrazioni locali hanno così predisposto anche lo stemma araldico, con annessa la chimera, simbolo presente sugli scudi corazza dei Marsi, valorosi, patriottici, indomiti guerrieri e sacerdoti.
PARCHI E RISERVE NATURALI DELLA MARSICA
Il territorio marsicano è ricco di Parchi e riserve naturali. A Sud si trova il Parco nazionale d’Abruzzo, Lazio e Molise, a sudovest la Riserva naturale guidata Zompo lo Schioppo, ad est il Parco regionale naturale del Sirente Velino, a nordest la Riserva naturale Monte Velino, a ovest la Riserva naturale guidata Monte Salviano, e poi le Riserve naturali Grotte di Pietrasecca a Carsoli e quella di Luppa nel Comune di Sante Marie. Il territorio è l’habitat naturale e originario di uno dei mammiferi più apprezzati d’Italia, l’orso marsicano, una sottospecie endemica della Marsica, patrimonio non solo faunistico, ma anche culturale e turistico.
NATURA E ARTE
Sono numerose le bellezze naturalistiche e artistiche del territorio. In particolare vanno ricordate le aree dei parchi e delle riserve: il Parco Nazionale d’Abruzzo, il Parco Regionale Sirente Velino, la Riserva del Velino, la Riserva Zompo lo Schioppo. Il Parco Nazionale d’Abruzzo comprende, in un territorio di 44mila ettari, 22 comuni tra cui Pescasseroli nel quale è possibile visitare un’ampia area faunistica habitat di numerose e rare specie animali. Tale territorio è suddiviso in quattro aree: Riserva Integrale, Riserva Generale, Protezione, Sviluppo.
Nei parchi sono possibili escursioni a piedi, a cavallo, in mountain-bike, escursioni didattiche guidate e birdwatching sui laghi. È possibile inoltre osservare animali in libertà o nelle aree faunistiche. Il Parco Regionale Sirente Velino presenta, al suo interno, il Monte Velino che, con i suoi 2487 metri, è la terza vetta dell’Appennino italiano e il Massiccio del Sirente, separato dal Velino dalla faglia che delimita l’Altopiano delle Rocche. Di particolare interesse nella zona le Grotte di Stiffe. Esse rappresentano uno dei fenomeni carsici più conosciuti dell’Italia centrale. Le grotte sono attraversate da un torrente sotterraneo che forma all’interno della cavità rapide e cascate di notevole bellezza; meravigliose stalattiti e stalagmite adornano inoltre ambi tratti delle grotte. Nel parco sono possibili escursioni a piedi, a cavallo,in mountain-bike, escursioni didattiche guidate, trekking, cicloturismo, arrampicate sportive, sci di fondo e discesa sulle Piste di Campo Felice. Di notevole interesse, nel territorio marsicano, anche la località sciistica di Ovindoli ove è possibile praticare, sulle piste del Monte Magnola, sci di fondo o discesa e, nei mesi estivi, passeggiate montane.
La Marsica è un territorio incastonato nella catena montuosa degli Appennini Abruzzesi. Oggi caratterizzata da numerose vallate, un tempo la Marsica vantava come unico protagonista il lago del Fucino, terzo d’Italia per estensione. Il lago, prosciugato nel secolo scorso dal principe Alessandro Torlonia, ha lasciato il posto ad una fertile pianura nella quale, da allora come oggi, è praticata l’agricoltura. Il prosciugamento del lago ha determinato il fiorire di numerosi centri urbani tra cui Avezzano, Celano, Tagliacozzo, Trasacco, San Benedetto dei Marsi, Pescina, Aielli, Alba Fucens. Il vasto territorio e i Comuni della Marsica sono ricchi di cultura e arte, di chiese e monumenti di diverse epoche. E’ stato fondato anche un “Museo della Marsica”, ospitato nel Castello Piccolomini di Celano. L’istituzione è avvenuta nel 1992 con l’intento di promuovere la conoscenza e la valorizzazione del patrimonio artistico abruzzese, sviluppare la ricerca scientifica, oltre a favorire la conservazione e la fruizione, a scopo educativo, culturale e ricreativo, dei beni di pertinenza. La collezione si compone di due considerevoli nuclei: al piano nobile è concentrata l’esposizione dedicata all’arte sacra, che offre una significativa panoramica della produzione artistica nel comprensorio marsicano dal VI al XVIII secolo. Il secondo nucleo, allestito in alcuni ambienti adiacenti il cortile, comprende la raccolta archeologica, costituitasi con i materiali rinvenuti durante i lavori di prosciugamento del lago Fucino, voluti dal Principe Alessandro Torlonia. All’interno della struttura museale, che vanta un alto indice di affluenza, vengono ospitate esposizioni temporanee e manifestazioni culturali e sono attivi servizi educativi destinati a fasce di pubblico diversificate, con programmi opportunamente predisposti.
LAVORO E SOCIALE
Il tasso di disoccupazione varia da un minimo del 14 per cento a un massimo del 24. Il territorio si caratterizza per un diffuso pendolarismo verso la città di Avezzano e per una forte presenza stagionale della popolazione immigrata, soprattutto marocchini e albanesi. Molti anche i pendolari verso Roma. I settori industriali sviluppatisi soprattutto tra gli anni 1960 e 1980/90 si occupano prevalentemente di telecomunicazioni (Telespazio), elettronica (Micron), produzione di carta (cartiera), di profilati in metallo (Presider) di tessuti e di abbigliamento, di impiantistica e di mobilio. C’è stata negli ultimi anni anche una crescita delle attività terziarie legate al commercio, alla Sanità e all’Istruzione. Il reddito delle famiglie avezzanesi è tra i più alti della Provincia e della Regione con più di 11mila euro aggiornato al 2003. Si può notare come l’economia Avezzanese è in graduale espansione e come la città presenta un buon grado di apertura che risente tuttavia di alcuni condizionamenti dell’economia regionale. In questi ultimi anni si sono sviluppate potenzialità turistiche, con la valorizzazione di risorse storiche, artistiche, eno-gastronomiche. Ad attirare turisti nel periodo estivo, soprattutto da Roma, sono principalemente Tagliacozzo e i Comuni vicini, oltre alle di alta montagna che gondono anche di turismo invernale.
TERREMOTO DELLA MARSICA
Conosciuto anche come Terremoto di Avezzano, poiché è stato il paese maggiormente colpito, avvenne nel 1915 alle ore 07:48 circa con epicentro nella conca del Fucino. Al termine delle procedure di soccorso si contano più di 29.000 vittime. Ai militari e ai civili, che si sono distinti nell’opera di soccorso, tra cui il duca di Genova (in quel periodo luogotenente generale del regno nominato da Vittorio Emanuele III) in data 8 agosto 1915 venne concessa una speciale medaglia di benemerenza.
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