Avezzano. I giovani scendono in piazza a sostegno della sanità marsicana. Pierfrancesco Bencivenga Presidente Consulta Provinciale Studenti di L’Aquila, lancia un grido dall’allarme per l’assistenza sanitaria della Marsica. “La situazione sta superando il limite della decenza e noi studenti non siamo indifferenti, anzi posso dire che siamo profondamente indignati”, ha precisato in una nota. “Nelle assemblee di vari istituti superiori si è analizzato il decreto 15/2011 del 14/04/2011 fimato dal Commissario ad acta, Presidente Gianni Chiodi, e dal sub-commissario Dott.ssa Giovanna Baraldi. Ieri mi sono recato all’assemblea svoltasi presso la sala di Don Orione e il quadro che è emerso dalle dichiarazioni dei vari medici e delle varie associazioni è raccapricciante. Ciò che sta succedendo nella Marsica è incredibile poichè si sta negando alla popolazione un diritto Costituzionale, quale il diritto alla salute e alla vita. Non è concepibile privare un comprensorio di 140.000 abitanti di un ospedale di primo ordine che invece dovrebbe essere potenziato. Pur non mobilitandoci, avevamo già espresso il disappunto per il ridimensionamento degli Ospedali di Pescina e Tagliacozzo e per lo smantellamento della clinica Santa Maria; ora non possiamo di certo star zitti di fronte al colpo di grazia alla rete sanitaria marsicana. Vogliamo pensare che la chiusura dei reparti di Geriatria, Endoscopia digestiva, Neurochirurgia, Anatomia patologica, Centro trasfusionale, e di altri servizi come la direzione sanitaria e il depotenziamento di Urologia, siano semplicemente frutto dell’incompetenza e della profonda ignoranza geografica del nostro territorio, della Dott.ssa Baraldi. Certamente non staremo a guardare e siamo pronti ad azioni eclatanti e mobilitazioni non di poco conto. Sia chiaro: l’ospedale di Avezzano non si tocca! Noi studenti attendiamo con trepidazione l’esito dei ricorsi al T.A.R. auspicando che non venga fatto scempio del nosocomio marsicano.Nei prossimi giorni convocherò l’assemblea di tutti i rappresentanti d’istituto delle varie scuole per discutere di questi problemi. Chiaramente faremo di tutto per portare la protesta sociale ad un livello ancor più alto di quanto non lo sia ora.”