Avezzano. Un ordine del giorno in Consiglio provinciale contro la realizzazione dell’impianto a Biomasse Powercrop ad Avezzano e uno contro la realizzazione dell’impianto a biomasse Powercrop. Sono stati promossi dal consigliere del Pd, Lorenzo Berardinetti, e dal consigliere dell’Idv, Rinaldo Mariani e saranno discussi nel corso della seduta di oggi pomeriggio. Il documento, che è stato sottoscritto dagli esponenti dell’opposizione, in un primo momento era stato caldeggiato anche dal consigliere di maggioranza, Armando Floris. Un dietrofront criticato duramente dal consigliere Berardinetti che accusa il Pdl di aver optato per un documento alternativo ma insussistente, irresponsabile e di facciata. Secondo l’esponente del Pd, invece, l’impianto a biomasse non può essere realizzato perché «manca il coinvolgimento degli enti locali e c’è contrarietà da parte delle associazioni degli agricoltori». «Si tratta di un progetto incompatibile con l’ambiente della Piana del Fucino», ha spiegato Berardinetti, «sia per le dimensioni della centrale, sia per il sistema di approvvigionamento delle biomasse, sia per i problemi di trasporto». L’altro problema riguarda la localizzazione dell’impianto all’interno della fascia di rispetto della Riserva regionale del Salviano. Sulla questione sono già stati ascoltati i sindaci di Avezzano, Antonio Floris, e di Luco Camillo Cherubini, i sindacati, le organizzazioni agricole e i comitati cittadini. La mozione, se sarà approvata, impegnerà il presidente della Provincia Antonio Del Corvo e la Giunta a esprimere contrarietà al progetto e a coinvolgere le comunità interessate e gli enti locali. “La discarica di Gioia dei Marsi, nella Marsica, ove realizzata, allontanerebbe definitivamente l’Abruzzo dagli obiettivi prefissati dalle direttive comunitarie in materia di rifiuti”, ha spiegato Mariani. “Lo smaltimento, ancor più in discariche, è oggi considerata una attivita’ del tutto residuale, rispetto alla riduzione della produzione di rifiuti, alla raccolta differenziata ad al riciclo; attivita’, queste, quasi completamente sconosciute nella Marsica, nella quale e’ invece programmata la realizzazione di una discarica in quota, a circa 1.000 di altezza, a 60 mt. da una falda acquifera ed a ridosso dai confini del Parco. Senza considerare l’impatto dei camion carichi di rifiuti che tutti i giorni, provenienti dai Comuni della Marsica, saranno costretti ad attraversare vere e proprie perle della nostra Regione (ad es. Pescina) fino a raggiungere in quota l’impianto di smaltimento. Per scongiurare questo pericolo e per costringere la politica locale, finora completamente distratta da altri interessi, ho presentato al Presidente della Regione Chiodi l’interrogazione che trascrivo di seguito, con l’auspicio che il suo intervento possa fare definitivamente tramontare la possibilita’ che un progetto cosi’ devastante per il territorio e per l’ambiente e cosi’ lontano dal quadro legislativo regionale ed europeo, possa effettivamente realizzarsi. L’interrogazione e’ in linea con la posizione espressa dal candidato sindaco Vincenzo Parisse che e’ l’unico che sostiene con fermezza la posizione espressa nell’interrogazione”.