Avezzano. Ci sarebbe una incongruenza burocratica, con elenchi non consegnati e con interpretazioni di leggi alla base dello stop per la caccia al cinghiale annunciato dalla Provincia. Si tratta, in sostanza di un vero pasticcio dovuto a errori nell’assegnazione delle zone di caccia all’interno della Zpe (Zona di protezione esterna) del Parco nazionale. Ora per tantiissimi cacciato che rientrano nell’Ambito territoriale caccia (Atc) della Marsica si prospetta un Natale senza caccia per un errore di interpretazione della norma. Tutto sarebbe cominciato da approfondimenti iniziati per una semplice diatriba avvenuta nella zona di Casalicchio, nella Valle Roveto, area contesa da due diverse squadre. In quella occasione, infatti, sono stati presentati dal presidente dell’Atc Marsica, Giacomo Di Domenico, gli elenchi con i nominativi dei cacciatori. Il dirigente della Provincia, Francesco Bonanni, si è accorto però che i nominativi non erano presenti negli elenchi dei cacciatori autorizzati nelle zone esterne del Parco nazionale. Secondo Di Domenico, che ha parlato di un mero disguido burocratico in via di soluzione” e che con una nota ha replicato agli uffici della Provincia, nell’elenco dei cacciatori ammessi non erano stati ricompresi i nominativi di quelli residenti perché a loro “la caccia è consentita di diritto”. Secondo la Provincia, invece, le cose non stanno così e “l’Atc non ha adempiuto alle disposizioni previste dal protocollo d’intesa sulle domande che devono essere presentate dai cacciatori interessati residenti e non nei comuni ricadenti nel Parco e nella zona di protezione esterna”. Ma la provincia è andata oltre visto che lo stesso discorso vale anche per le altre squadre. E la domanda con i nominativi doveva essere presentata entro il 1° aprile. In sostanza, i cacciatori autorizzati dall’Atc a esercitare la caccia in queste aree or sono solo quelli riportati nell’elenco. Però, purtroppo, secondo la Provincia, “in nessuna squadra il numero di cacciatori autorizzati raggiunge il limite minimo di 5, necessario per esercitare la caccia in squadra, come stabilito dal calendario venatorio”. Così il risultato è che la caccia al cinghiale nella Zpe ricadente nell’Atc di Avezzano “non può essere esercitata da nessuna squadra assegnataria di una zona di caccia”. Le prossime ore saranno decisive per capire se il problema potrà essere risolto.