Tagliacozzo. Arrivano le bollette dela tassa Tari sui rifiuti e tra i ristoratori scoppia la protesta. Le tasse sono di fatto raddoppiate rispetto allo scorso anno. I ristoratori, nel leggere i bollettini arrivati, all’inizio hanno pensato a un errore. “Per la mia pizzeria, di 60 metri quadrati”, racconta infuriato Vincenzo Nuccilli dell’attività “Al solito posto”, “mi è arrivata una tassa di 808 euro, rispetto alle 400 del 2013. Riconsegnerò insieme agli altri questa cartella al Comune lunedì mattina. Secondo la simulazione sulla pressione fiscale del Ministero delle Finanze sulle “deliberazioni ufficiali dei Comuni”, a Tagliacozzo per un ristorante di 500 metri si paga 4.935 euro e per un’abitazione di 100 metri quadrati con quattro occupanti 296 euro mentre per un negozio di abbigliamento di 200 metri 494 euro. In realtà, sempre secondo la simulazione delle Ministero, nella Marsica non sarebbe tra i comuni più cari per questo tipo di tassa. Ma al di là dei confronti, infatti, si tratta pur sempre di una stangata. “In tempi difficili di crisi economica e sociale”, affermano dall’opposizione, “pensiamo che un’amministrazione saggia debba aiutare le famiglie, evitando di addossare ad esse ulteriori ed insostenibili carichi fiscali. L’attuale amministrazione ha, invece, scelto la linea politica più semplice, cioè quella di continuare a tassare lavoratori, commercianti e pensionati, non recependo, incomprensibilmente, la proposta della minoranza, volta a ripartire le tasse in modo più giusto, accanendosi sulle prime case, senza toccare le seconde, le terze o le quarte. Questa improvvida scelta non coincide con lo slogan elettorale della lista “Rinascita”: “Diventiamo ricchi tutti insieme”, perché la decisione di aumentare l’aliquota Irpef dello 0,3%, per incassare 175mila euro dovuti allo Stato, farà diventare più poveri tutti, soprattutto quelli che pagano le tasse”. Il primo cittadino chiarisce però che le tasse sono diminuite per molte categorie e che per i ristoratori il problema è stato il coefficiente nazionale. “Alcune tipologie di attività”, ha sottolineato il sindaco, Maurizio Di Marco Testa, “hanno subito anche un raddoppio della tassa, come la ristorazione, perché sono altissimi i coefficienti nazionali. Alte tipologie che producono meno rifiuti, invece, hanno ottenuto un ribasso. Ma per tutte le attività commerciali abbiamo applicato il minimo”.