Avezzano. Grande successo del convegno promosso dall’Associazione Antigone Abruzzo, in collaborazione con l’Associazione Genuensis C.I.C., dal titolo I percorsi della giustizia e dell’ingiustizia. L’evento è stato seguito da un folto pubblico che ha riempito sin dal primo pomeriggio l’auditorium dell’agenzia per la promozione culturale di Avezzano. Avvocati, magistrati, rappresentanti delle associazioni e cittadini comunque interessati al tema della giustizia hanno riflettuto insieme sulle criticità del sistema penale e penitenziario in Italia, attraverso domande, esperienze, aspettative e scomode verità. Particolarmente toccante la testimonianza di Ornella Gemini, la madre di Niki Gatti Aprile, il giovane avezzanese di 27 anni, scomparso in carcere il 24 giugno di 6 anni fa in circostanze mai chiarite. Intervistata dal Presidente dell’Ordine dei Giornalisti d’Abruzzo, dr. Stefano Pallotta, la madre ha gridato tutto il suo dolore, acuito dall’indifferenza mediatica e delle istituzioni ed ha invocato verità e giustizia per il figlio. A lei è stato donato un pregiato manufatto realizzato dai detenuti del carcere di Pescara, raffigurante un sole stretto con la luna, a significare l’abbraccio inseparabile della madre con il figlio Niki. La dr.ssa Bianca Maria Serafini (Giudice presso il Tribunale di Sorveglianza di L’Aquila), ha trattato lo scabroso tema del sovraffollamento carcerario mentre la dr.ssa Cecilia Angrisano (Giudice presso il Tribunale per i Minorenni di L’Aquila), ha raccontato la sua esperienza con i minori attraverso testimonianze drammatiche e comunque piene di speranza. Il Direttore della Casa circondariale di Pescara, dr. Franco Pettinelli, ha parlato della funzione rieducativa della pena introducendo tre rappresentanti di cooperative che lavorano con i detenuti dentro l’Istituto di pena, producendo dolci locali, scarpe, riviste e digitalizzando i documenti della P.A.. Ha concluso i lavori il prof. Guido Saraceni, professore di Filosofia del Diritto all’Università di Teramo, che ha evidenziato come la norma penale non deve mai separarsi dal campo etico, non dissociando mai l’effetto afflittivo da quello rieducativo. Per il presidente di Antigone Abruzzo avv. salvatore Braghini – che ha omaggiato anche l’avv. Sandro Ranaldi Pres. del Consiglio dell’Ordine degli avvocati, in prima linea nella difesa del tribunale e l’avv. Vincenzo Retico Pres. della Camera Penale “A. Lucci” – il convegno è stata una preziosa occasione per affrontare un tema impegnativo, coinvolgendo operatori giuridici e semplici cittadini, perché la giustizia è di tutti e per tutti e solo accrescendo la consapevolezza di ciò potranno evitarsi tragedie come quella del compianto Niki.