Avezzano. La Giunta Regionale di Abruzzo avrebbe già deliberato o starebbe per deliberare il proprio consenso alla vendita dell’ immobile sede del Genio Civile. “Questo importane fabbricato ubicato nel centro cittadino a lato della Cattedrale, è lo storico testimone visibile della fondamentale e benemerita funzione che il Genio Civile di Avezzano ha svolto dalla sua istituzione”, ha spiegato l’ingegner Ettore Ricci, “la ricostruzione della Città di Avezzano distrutta dal terremoto del gennaio del 1915, la ricostruzione della città nelle zone colpite dai bombardamenti dell’ultimo conflitto ed, infine, la attenta e scrupolosa attività di controllo sulla nuova edificazione della città cresciuta velocemente per accertarne la rispondenza alla rigorosa normativa sismica vigente ( al riguardo si segnala che Avezzano fu classifica zona sismica di 1^ cat).E’ possibile dare dimostrazione di tanta leggerezza ed insensibilità da parte dell’Organo di Governo Regionale che tralascia di tutelare testimonianze tanto importanti della storia di una città? Vendere la sede storica del Genio Civile significa eliminare il suo considerevole significato umano e storico-culturale; non si può mantenere la facciata dello storico edificio togliendoli la funzione trasformandolo in un albergo o in uffici o in appartamenti perché la forma è indissolubilmente legata al contenuto che ha espresso e che tutt’ora esprime. Il Genio Civile deve essere potenziato onde poter svolgere al meglio la sua funzione di controllo e di tutela del territorio soprattutto oggi che i disastri ambientali sono tanto frequenti ( terremoti, dissesti idrogeologici, esondazione dei corsi d’acqua ) e colpiscono cosi duramente la collettività umana e le sue infrastrutture. Il prossimo anno si celebrerà il Centenario del terremoto del 1915 e. a tale riguardo c’è tutto un fervore di importanti programmi ed iniziative, non le sembra, sig. Direttore ,che quanto segnalato suoni come una beffa per tutta la comunità marsicana? Spero che questa mia segnalazione possa essere raccolta dalla attuale Giunta Regionale per un ripensamento di quanto deliberato o di quanto andrà a deliberare”.