Avezzano. Provincia e Comune autorizzano l’apertura del depuratore affidandolo al Consorzio per il nucleo industriale. Sarebbe questo, in sostanza, il male minore per risolvere la situazione di inquinamento nel Fucino. E’ tutto pronto, intanto, per la manifestazione indetta dalle associazioni di categoria e civiche che si terrà in piazza della Repubblica dalle 9 con l’arrivo dei trattori. Intanto il presidente della Provincia, Antonio Del Corvo, in una conferenza stampa ha annunciato l’ok per l’apertura del depuratore ancora chiuso a causa dei conflitti tra enti per la gestione. Concederà l’autorizzazione al consorzio industriale come previsto dalla recente normativa regionale. “Quello che sta accadendo per le competenze è vergognoso”, ha affermato Del Corvo, “e pur essendo a conoscenza dell’aborto normativo regionale, per la tutela dell’ambiente e dell’agricoltura concederemo subito l’autorizzazione. Abbiamo predisposto una bozza di protocollo prima della conferenza di servizi, e in quella sede chiediamo a tutte le parti di non fare ostruzionismo in modo da aprire subito il depuratore. Poi”, ha chiarito, “i ricorsi sulla legittimità della legge andranno avanti e si deciderà chi dovrà gestire definitivamente il depuratore. Ma per ora bisogna partire”. A sostenere la presa di posizione di Del Corvo, il presidente del consiglio Filippo Santilli, l’assessore Claudio Tonelli, il consigliere Felicia Mazzocchi e l’assessore comunale di Celano Cesidio Piperni. Anche il Comune di Avezzano si dice pronto a dare l’ok per l’apertura. Gli uffici preposti, su indicazione del sindaco Gianni Di Pangrazio e dell’assessore all’Ambiente Roberto Verdecchia, hanno dato mandato agli uffici di attivarsi per la Conferenza di servizi con gli altri Enti per il rilascio immediato delle autorizzazioni. Conferenza che si terrà nei primissimi giorni della prossima settimana, dando la possibilità agli agricoltori di poter fruire dei canali irrigui entro l’inizio della imminente stagione. La Coldiretti, alla luce della decisione dell’amministrazione, ha assicurato uno “stato di mobilitazione e vigilanza affinché venga rispettata la parola data”. Un impegno che arriva subito dopo un altro importante incontro, quello con il Prefetto dell’Aquila, Francesco Alecci, che ha accolto ieri mattina la delegazione di imprenditori agricoli per verificare l’emergenza. “Con un impegno così chiaro e determinato riteniamo necessario ricondurre ogni forma di sensibilizzazione verso il problema alle sedi e ai tavoli preposti attraverso una presenza qualificata e propositiva”, sottolinea Massimiliano Volpone, direttore di Coldiretti L’Aquila, “crediamo infatti che il lavoro di sollecitazione e di confronto con le istituzioni sia la strada migliore per trovare una soluzione condivisa tutelando gli interessi di cittadini e imprenditori. Non ci prestiamo a nessun tipo di strumentalizzazione politica e locale della problematica”, aggiunge Volpone, “vogliamo solo mettere i nostri produttori nella condizione di esercitare il diritto di impresa e di poter commercializzare le proprie produzioni orticole all’insegna di una politica di valorizzazione delle eccellenze locali ed in particolare di quelle a marchio Igp”. Un modo per dire chiaramente che l’agricoltura fucense – con il 25% del Pil regionale, 2mila imprese agricole e un totale di 9.800 lavoratori – non ha bisogno di clamore ma di operatività e concretezza, qualità del mondo agricolo ed unico vero auspicio per i gestori della cosa pubblica.