Avezzano. Il mattone è sempre stato uno degli elementi trainanti dello sviluppo economico di una nazione, mentre oggi è uno dei settori che risente maggiormente della crisi economica che imperversa dall’ottobre del 2009. In qualche modo gli immobili risultano coinvolti nell’origine della crisi, che affonda le sue radici proprio nei famigerati mutui sub prime americani, ovvero finanziamenti erogati per l’acquisto di immobili in cambio di scarse garanzie. Tuttavia, nel territorio marsicano le prima anomalie nel settore immobiliare incominciarono a seguito del post sisma aquilano, che fece aumentare vertiginosamente il costo delle locazioni, a fronte di una sempre maggiore richiesta dei molti terremotati e studenti che si rifugiarono nella vicina Avezzano. Più complicato fu ciò che accadde nel settore vendite che vide crollare il prezzo di molte categorie immobiliari come gli appartamenti ai piani alti nei grandi condomini della zona nord e le vecchie costruzioni del quadrilatero, a favore di case indipendenti e terreni edificabili. Dunque la crisi economica mondiale, che giunse qualche mese dopo il sisma aquilano, non fece altro che complicare i meccanismi di mercato immobiliare già altalenante. Con lo svanire dell’emergenza aquilana, il mercato immobiliare avezzanese si trovò a fare i conti con l’avanzare incalzante della crisi e la scesa dei prezzi. Fu così che il costo delle locazioni tornò a stabilizzarsi rientrando nei parametri di marcato, passando in media dai 350 euro per un bilocale, ai 400 euro per un trilocale ai 450 euro per un quattro locali arredati; a tali cifre bisogna sottrarre 50 euro se gli immobili non sono arredati. Mentre per l’acquisto le variabili che determinano il prezzo sono la posizione urbanistica e lo stato dell’immobile. Gli immobili più costosi si trovano nel centro della città ed oscillano tra i 2500 euro al mq per il nuovo ed i 1000 euro al mq per l’usato da ristrutturare. Seconda è la zona nord dove un appartamento di nuova costruzione è quotato in media 1700 euro al mq contro una media di 800 euro al mq per un usato da ristrutturare, con l’eccezione di Scalzagallo, quale zona ambita e residenziale della città, i cui costi sono pari e talvolta superiori a quelli del centro. Segue la zona sud con 1400 euro al mq per il nuovo e 600 euro al mq per il vecchio. Rispetto al 2009 i prezzi sono scesi in media di un 20%, tuttavia con le dovute eccezioni, dove da una parte ci sono coloro che, incuranti della crisi, continuano a proporre prezzi alti e fuori mercato e dall’altra quelli che, schiacciati dalla pressione fiscale, decidono di vendere al di sotto della soglia di mercato. Inoltre, in paragone con l’anno 2009, dove molta era la domanda e poca l’offerta, la situazione sembra essersi ribaltata, per cui oggi si ha poca domanda, in virtù di una riduzione del potere d’acquisto e delle difficoltà di accesso al credito e molta offerta, per cui vari immobili vengono etichettati come invenduti o invendibili. Federica Di Marzio