Avezzano. Tutto è pronto per la grande manifestazione di domani che, sull’onda di quella nazionale, ad Avezzano vedrà la partecipazione di tutti i marsicani che vogliono urlare il loro dissenso. Stando alle previsioni saranno davvero in tanti a partecipare al presidio del “coordinamento 9 dicembre”. Tutti pronti a invadere l’Italia, e la Marsica non è esclusa. Sono previste mobilitazioni in decine e decine di città. La mappa dei presidi ne conta circa duecento. Quale sarà la risposta della popolazione? Difficile dirlo, ma sui social network rimbalzano messaggi a non finire. L’invito a tirare fuori l’orgoglio e la rabbia di chi sa di essere preso in giro ma si sente impotente. Stazioni, ponti, strade e autostrade potrebbero essere bloccati da semplici cittadini e studenti affiancati da autotrasportatori, agricoltori e allevatori, tutti uniti nella lotta, tutti incazzati e determinati. Un coro di NO si leverà da nord a sud della penisola contro chi ha distrutto l’identità di un Paese un tempo ricco e produttivo; contro chi ha annientato il futuro d’intere generazioni. Si ferma l’Italia che produce, l’Italia dei disoccupati, dei precari, dei giovani, degli studenti, dei padri, delle madri e dei figli che vogliono dire basta allo sterminio del lavoro degli italiani e che rivendicano la dignità di cittadini che lavorano e con enormi sacrifici cercano di salvare un Paese che cade a pezzi. Si ferma la Marsica e si ritrova ad Avezzano. L’appuntamento è per domani mattina in Piazza Torlonia, sede del presidio, che resterà aperto, con turni organizzati, per almeno tre giorni. E’ prevista la partecipazione dei dipendenti della Maccaferri di Celano e degli studenti del liceo scientifico di Avezzano. Decine di migliaia di persone sui social network stanno alimentando un fiume interminabile di commenti, foto e volantini. L’attesa è crescente ma il momento è arrivato. Si tratta di un evento che dovrebbe lasciare il segno, almeno nelle intenzioni degli organizzatori. Gianluca Rubeo