Tagliacozzo. Non sarebbe regolare l’attivazione dell’ospedale di Comunità a Tagliacozzo perché per essere attivato deve prima essere ufficialmente chiuso l’ospedale. La lotta tra la ASL di Avezzano e la Regione Abruzzo da una parte, e il Comune di Tagliacozzo ed il Comitato Pro-Ospedale dall’altra parte, per la difesa dell’Ospedale di Tagliacozzo non si arresta. Qualche giorno fa, infatti, l’avvocato Paolo Novella, che difende il Comune di Tagliacozzo ed il Comitato pro-Ospedale, ha notificato due ricorsi al Tar contro altrettanti provvedimenti emessi dalla ASL e dalla Regione Abruzzo. Il primo ricorso è stato proposto contro la delibera 1606/2013 della ASL di Avezzano che ha istituito l’Ospedale di Comunità all’interno del Presidio Ospedaliero di Tagliacozzo.
Tale delibera è stata contestata non tanto perché contraria all’ospedale di comunità come istituzione, ma per il modo in cui lo stesso è stato creato, poiché basato su errati presupposti, assolutamente dannosi per il presidio ospedaliero. Infatti, tale delibera, secondo l’assunto dei ricorrenti, parte dal presupposto che l’Ospedale di Tagliacozzo sarebbe stato disattivato il 30.09.2013; crea, inoltre, una incompatibilità ed un contrasto tra l’Ospedale di Comunità ed il presidio Ospedaliero, anche per quanto riguarda l’uso delle stanze, dei medici, delle ambulanze. Crea un contrasto anche con l’attività che sta svolgendo il Commissario Di Stefano nominato dal Tar Abruzzo per eseguire i provvedimenti di riapertura del presidio Ospedaliero e del pieno funzionamento del pronto soccorso. Comporta, inoltre, una violazione del diritto alla salute ed una disparità di trattamento in quanto alcuni medici della mutua (che hanno aderito al Pta) possono ricoverare i propri assistiti nell’ospedale di comunità, mentre altri medici non hanno tale facoltà. Inoltre, Novella, sempre per conto del Comune di Tagliacozzo e del Comitato Pro-Ospedale, ha impugnato il nuovo piano sanitario redatto dalla Regione Abruzzo per gli anni 2013-2015, specificamente nella parte che prevede la disattivazione dell’Ospedale di Tagliacozzo e la trasformazione del pronto soccorso in punto di primo intervento perché illegittimo per violazione del diritto alla salute e perché in contrasto con i provvedimenti già emanati dal TAR Abruzzo e dal Consiglio di Stato che prevedono che l’Ospedale debba rimanere aperto ed il pronto soccorso deve avere pienezza di funzioni.