Avezzano. La protesta dei genitori dei ragazzi non si ferma. Questa mattina le porte del centro San Domenico non si sono chiuse per 11 dei 25 ragazzi che da 8 anni ogni giorno si recavano nella struttura per seguire un percorso terapeutico e varie attività. A seguito della riconversione delle strutture “ex articolo 26” della Regione Abruzzo i pazienti che frequentavano il centro entro la fine dell’anno devono trasferirsi altrove in strutture ricreative della zona che però non hanno i parametri per ospitarli. I genitori dei ragazzi si sono mobilitati per impedire che i figli vengano allontanati dal centro. Quello che temono maggiormente è che l’interruzione del percorso che stavano seguendo possa avere risvolti negativi su di loro e addirittura portarli a una regressione. Sulla vicenda è intervenuto anche il presidente della Regione Gianni Chiodi che subito ha lanciato un appello ai dirigenti della Asl chiedendo di rivedere il tutto e bloccando di fatto il trasferimento. Oggi quindi i ragazzi sono entrati nel centro ma non si sa per quanto. I genitori sono andati prima davanti al distretto a protestare e poi davanti al Comune di Avezzano dove sono stati accolti dal primo cittadino, Gianni Di Pangrazio, che si sta impegnando per aiutarli. “In gioco c’è il diritto alla salute”, ha commentato il presidente, “dei pazienti in primo luogo, ma anche delle famiglie che quotidianamente si occupano di loro e che, giustamente, pretendono il massimo per i loro cari. Sul tema specifico, che coinvolge anche il centro San Domenico di Avezzano, deve essere valutata la possibilità di coinvolgere tutte le parti interessate. In tale direzione ho invitato tutti i direttori generali delle ASL abruzzesi, e quindi anche il direttore generale della ASL di L’Aquila-Avezzano-Sulmona, a non dare seguito a provvedimenti parziali senza che si sia giunti ad una esatta programmazione relativa alla destinazione dei pazienti. Ho dato disposizioni affinché si valuti la possibilità di istituire celermente un tavolo regionale in grado di programmare le azioni da intraprendere. Ritengo che ciò possa essere sufficiente a sensibilizzare chiunque abbia una responsabilità nella vicenda, sia che si tratti di soggetti pubblici che di soggetti privati, affinché si affronti il tema in modo tale da limitare al massimo i disagi conseguenti”.
Il sindaco, Giovanni Di Pangrazio, (dopo un incontro con i familiari nei giorni scorsi), ha invitato ufficialmente la Asl (nota dell’8/11/2013 in allegato) a mantenere le porte aperte ai pazienti almeno fino al 31 dicembre. “Trattandosi di un importante servizio rivolto a persone diversamente abili”, recita la nota inviata dal primo cittadino di Avezzano alla Responsabile del distretto sanitario di base area Marsica e al Manager dell’azienda sanitaria, “le stesse e i loro familiari incontrerebbero gravissimi disagi in caso di cessazione delle prestazioni senza un adeguato tempo di preavviso e qualora non potessero contare nell’immediato su un’adeguata soluzione alternativa. Avezzano e la Marsica non possono e non devono avere ulteriori trattamenti di riordino penalizzanti in merito all’assistenza sanitaria”. Il sindaco, avuto notizia della decisione della ASL Avezzano, Sulmona, L’Aquila, di dimettere, entro la data del 11/11/2013, undici utenti del Centro Riabilitativo San Domenico di Avezzano, dichiarati dall’UVM non necessitanti di prestazioni sanitarie, si è subito attivato per conoscere i termini della questione ed evitare soluzioni traumatiche per familiari e pazienti che, secondo l’azienda, potrebbero essere collocati nel Centro Diurno Handicap socio-assistenziale e ricreativo del Comune di Avezzano, gestito dall’Associazione Help Handicap. Il passaggio, però, ha bisogno di tempo, come evidenziato dall’Associazione, (nota dell’08/11/2013), che ha segnalato la necessità di avere a disposizione un periodo adeguato per la corretta accoglienza dei nuovi utenti, evitando ingressi multipli concomitanti che non le consentirebbero nell’immediato di venire incontro alle esigenze diversificate degli utenti, date le diverse patologie e problematiche correlate. Per tali motivi, il primo cittadino di Avezzano ha invitato la Asl a prorogare la data di dimissione dei pazienti dal Centro San Domenico almeno fino al 31 dicembre 2013, uniformandola a quella degli altri utenti”.