Avezzano. Operazione della Forestale di Pescara, L’Aquila e Chieti e dalla squadra mobile di Pescara. Cinque persone arrestate tra cui il marsicano Ezio Di Cristoforo, originario di Ortucchio, presidente dell’Aca spa (Azienda Comprensoriale Acquedottistica, a totale capitale pubblico), soprannominato nella giro l’orso marsicano proprio per le sue origini. Il blitz ha portato all’esecuzione di cinque misure cautelari ai domiciliari nei confronti di personale, e Ater (Azienda Territoriale per l’Edilizia Residenziale) di Chieti, dell’Ufficio Nucleo Contratti dell’Ispettorato Infrastrutture dell’Esercito Italiano di Pescara, l’ufficio Lavori Pubblici del Comune di Montesilvano. Perquisita anche la sede della Regione Abruzzo, Ufficio Appalti e Contratti dell’Aquila. Il gip Luca De Ninis, su richiesta del procuratore capo Federico De Siervo e dal pm Annarita Mantini, contesta numerosi reati che coinvolgono i cinque arrestati a vario titolo, tra questi corruzione, concussione, turbata libertà degli incanti, falso e truffa a vario titolo.
Ai domiciliari anche Marcello Lancia, amministratore unico dell’Ater di Chieti, Ernesto Marasco, dirigente dell’Ater, Alessandro Faraone, dello stesso ente, Salvatore Tasso, geometra del settore Lavori Pubblici del comune di Montesilvano e William Basciano, tenente-colonnello dell’esercito italiano e comandante dell’Ispettorato infrastrutture dell’Esercito. Nel corso di una serie di interrogatori, poi riscontrati con ulteriori attivita’ investigative, e’ venuto alla luce un articolato sistema illecito basato sulla sistematica manipolazione di gare pubbliche espletate tra il 2010 e il 2012, tutte sotto la soglia comunitaria e dunque condotte con “procedura negoziata”, in cui le ditte da invitare venivano preventivamente individuate in accordo con i pubblici ufficiali ed erano tutte riconducibili a un unico centro decisionale perche’ fiduciarie del D’Alessandro. In cambio dell’aggiudicazione degli appalti, l’imprenditore garantiva dazioni illecite consistenti in denaro contante o beni mobili (nella misura del 5-6 per cento del valore della gara) o assunzioni clientelari. Le gare turbate bandite dall’ACA sono quelle relative alla manutenzione ordinaria della rete fognaria di Pescara degli ultimi quattro anni per un importo complessivo di un milione e 600 mila euro.
Stando alle indagini, le tangenti corrisposte al presidente dell’Aca Ezio di Cristoforo, in piu’ tranche, ammontano a circa 50mila euro con la promessa di ulteriori 48mila per l’aggiudicazione dell’appalto per la manutenzione fognaria per l’anno 2013-2014.
In un documento trovato nel computer di un imprenditore Di Cristoforo viene definito con il soprannome con cui veniva chiamato, cioè Orso marsicano, sia per le sue origini marsicane visto che è nato a Ortucchio, sia per la corporatura robusta. Il sistema, secondo la Procura, prevedeva il versamento sugli appalti del 5/6% dell’importo in beni mobili, denaro o assunzioni clientelari. Così sarebbe andato avanti l’appalto, per un importo complessivo di 1,6 milioni di euro, della manutenzione ordinaria della rete fognaria di Pescara. Secondo il gip sarebbero stati corrisposti a Di Cristofaro 50mila euro con la promessa di ulteriori 48mila euro a fronte dell’aggiudicazione dell’appalto per la manutenzione fognaria per l’anno 2013-2014.