Pereto. E’ arrivato prima dell’imbrunire. Era andato via al mattino per l’udienza del processo che lo vede accusato di essersi appropriato illecitamente di 25 milioni di euro dalle casse della Margherita. E’ tornato però da uomo libero, dopo quasi un mese di arresti tra carcere e convento di Pereto. Luigi Lusi, ex tesoriere del partito, è stato scarcerato dalla quarta sezione del tribunale di Roma. Deve rispondere di appropriazione indebita di circa 25 milioni dei fondi del partito. Ma il suo desiderio, subito dopo l’udienza, è stato quello di tornare al convento della Madonna dei bisognosi a Pereto. Con lui c’era la moglie e il figlio di 4 anni. All’arrivo al convento non ha voluto parlare del processo. Ha detto solo “voglio abbracciare padre Giancarlo”. Poi ad aiutarlo altri ospiti della comunità che lo hanno aiutato a portare dentro i bagagli. Entrando dal portone del convento ha detto solo: “parlerò al momento giusto”. Ha trascorso la notte al convento dove ha vissuto per otto mesi, poi è tornato a Roma. Il tribunale ha ritenuto, anche alla luce dell’istruttoria dibattimentale, che non sussistano più le esigenze di custodia cautelare dell’imputato. Arrestato il 22 giugno dello scorso anno, Lusi finì ai domiciliari il 18 settembre successivo nel monastero di Santa Maria dei Bisognosi.