Tagliacozzo. Allarme chiusura per il Santuario della Madonna dell’Oriente. I fedeli protestano e sono sul piede di guerra per evitare il trasferimento dei frati. Alla base della decisione ci sarebbe la carenza di frati che, nelle intenzioni della provincia dei frati minori, verrebbe a pesare proprio sull’importante santuario mariano.
Per evitare la chiusura del convento è stato costituito un comitato. Il santuario è meta di tantissimi pellegrini e la messa della mattina alle 7 accoglie fedeli ogni giorno dell’anno che salgono a piedi anche in inverno fino alla chiesa. Le funzioni religiose, soprattutto in estate sono frequentate anche da fedeli dei comuni limitrofi, come Sante Marie, che scelgono i frati francescani come pastori. Ci sono celebrazione affollate con doppio turno del mese mariano e nelle ricorrenze. Nel periodo giubilare è stata investita per la struttura una somma di circa tre miliardi di vecchie lire. “Lo Stato italiano”, afferma Rita Tabacco, che insieme a numerosi fedeli si oppone al depotenziamento del santuario, “ha riconosciuto l’importanza della struttura assegnando ingenti fondi. Ora nessuna scelta ecclesiale ha il diritto di cancellare questa struttura”.
La devozione per la Vergine dai lineamenti orientali in trono col Bambino ha radici antichissime e i fedeli hanno con la Madonna, raffigurata in stile bizantino, un legame indissolubile tanto che i pellegrini raggiungono ogni giorno, anche a piedi, la chiesa per la liturgia eucaristica in estate e in inverno, e soprattutto nei mesi di maggio e giugno. Insieme alla curia di Avezzano i frati francescano stanno decidendo cosa fare e le prossime ore saranno determinanti. Il convento e il santuario del 1.600 sorgono sulle falde del Monte Arunzo a 800 metri di altezza, attorno all’antica cappella che accolse la sacra icona proveniente da Bisanzio. Nella struttura ci sono il museo, oltre a reperti antichi, ex-voto a testimonianza della fede popolare, una pregevole sezione di “Mariologia”.