Celano. Riunione per la vicenda gestioni reti idriche a Celano. Il comitato si dice soddisfatto per l’approvazione delle proposte lanciate ed è favorevole a un rinvio, a condizione che si sottoscriva un documento che ponga dei punti fermi. Ciò è emerso in una riunione che si è svolta nel palazzo comunale di Celano indetta dal Sindaco Filippo Piccone per cercare una soluzione al problema inerente il pagamento di quanto dovuto dal Cam al Comune castellano. Il Comitato civico ha annunciato battaglia. “Spirati i termini dichiarati nelle diffide”, ha spiegato Gianvincenzo Sforza, il portavoce, “il Comitato non attenderà nemmeno un giorno in più e porrà in essere ogni iniziative per occupare la sorgente Fontegrande e i casotti di prelevamento delle acque in falda di Borgo Bussi. Se necessario, anche con azioni forti e suffragati dalla popolazione che questa volta si muoverà in massa, il Comitato cittadino estrometterà dalla gestione delle reti il Cam riconsegnandole al legittimo proprietario, cioè il Comune”.
All’incontro hanno preso parte l’Onorevole Filippo Piccone in rappresentanza del Comune e il suo vice Frigioni; i due esponenti della minoranza consiliare Cleofe e Cantelmi; l’ingegnere Pierluigi Caputi in rappresentanza della Regione Abruzzo; il nuovo Direttore Generale del Cam Luca Ciarlini accompagnato dall’ingegnere Corsini; gli avvocati del Comune Renato e Herbert Simone e gli avvocati del Cam Franco Paolini e Anselmo Del Fiacco. Invitato alla riunione anche il Comitato Cittadino “ A tutela di Celano – Acqua Nostra” che ha partecipato attraverso una delegazione guidata da Gianvincenzo Sforza e dall’Avvocato Francesco Innocenzi. Il sindaco Piccone ha ribadito le ragioni del Comune di Celano nel pretendere il pagamento di quanto dovuto dal Cam per la gestione delle Reti a suo tempo conferite all’Ato. Il primo cittadino ha anche preannunciato di voler dare pratica attuazione, nei termini stabiliti, alle due diffide presentate agli Enti cointeressati nella vicenda e riassumibili in due fondamentali passaggi: Ho il Cam paga quanto dovuto a Celano, oppure il Comune riprenderà le sue reti sotto la sua gestione diretta. Il sindaco non ha ammesso mezze misure e onorerà le sue dichiarazioni compatibilmente con la scadenza dei termini dichiarati nelle diffide.
Il Comitato “Acqua Nostra”, per bocca del suo portavoce Gianvincenzo Sforza, ha condiviso l’iniziativa del Comune inerentemente alle due diffide e di rientrare in possesso delle reti. Nei giorni scorsi, come Comitato, abbiamo inviato una comunicazione al Prefetto preannunciando i nostri intenti qualora il Cam e l’Ato non chiariscano le loro posizioni”. Il Comitato ha indetto una assemblea pubblica per Venerdì 1° Marso alle 20,30 presso l’aula Consiliare dove sono invitati i cittadini e le forze politiche della città. L’ingegnere Caputi ha preso atto della situazione e esaminerà tutta la situazione per assumere delle decisioni che potranno essere eclatanti. Ha preso la parola il Direttore Generale del Cam, Luca Ciarlini, che ha chiesto ancora qualche mese per decidere cosa fare, visto che ha assunto da poco la direzione dell’Ente. A quel punto Gianvincenzo Sforza ha dissentito e ha proposto che per concedere altro tempo al Cam è necessario sottoscrivere tra tutti gli Enti convenuti un documento che sancisca: a) Il riconoscimento di tutte le richieste avanzate dal Comitato con la petizione popolare presentata il 4 dicembre 2012; b) la sospensione di ogni operazione inerente l’installazione dei contatori; b) il ritiro di ogni costituzione in giudizio che il Cam oppone al Comune di Celano per non riconoscergli il credito vantato; c) la sospensione di ogni pagamento dovuto dai celanesi al Cam attraverso le bollette in scadenza e che scadranno fino al raggiungimento di un accordo definitivo. Il Comitato ha anche dichiarato che in assenza di una adeguata risposta a questa proposta, attuerà ogni forma attuativa per dar seguito a quanto portato dalla dichiarazione di intenti recapitata al Prefetto. La dirigenza del Cam ha chiesto un paio di giorni per fornire una risposta. La riunione è proseguita dopo che il Comitato ha lasciato la sala della riunione. Gli avvocati del Cam hanno dichiarato che nulla è dovuto al Comune di Celano, suscitando la reazione del Sindaco Piccone e degli avvocati del Comune. Entro domani una risposta, altrimenti ognuno per la sua strada assumendosene le responsabilità.