Avezzano. Una veglia commuovente, sentita dai fedeli di tutta la Marsica che hanno gremito la chiesa di San Giovanni ad Avezzano. Quella celebrata dal vescovo dei Marsi, Pietro Santoro, è stata una preghiera comunitaria a sostegno non solo del Papa emerito Benedetto XVI, ma soprattutto di tutta la Chiesa e del nuovo successore di Pietro che prenderà nei prossimi giorni il timone della barca della comunità di fedeli.
“Grande è stato il suo pontificato”, ha affermato il vescovo parlando di Joseph Ratzinger, “ha attraversato il mare in tempesta, con onde altissime, ma ha saputo tenere la barca della Chiesa in piedi e sulla rotta giusta”.
Ha poi citato
cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Conferenza episcopale italiana, che descrive Benedetto XVI con tenerezza e lucidità. “Bagnasco ha scritto bene”, ha spiegato Santoro, “parlando delle sua “libertà possibile solo quando il cuore batte con quello di Dio e non si ha nulla da affermare di sé. La discrezione del tratto, la naturale riservatezza sembravano il desiderio di distogliere l’attenzione dell’interlocutore dalla sua persona: come un dito puntato su Cristo. L’urgenza di annunciare che Gesù è il Signore della vita e della speranza, infatti, è l’urgenza che ha ispirato tutto il suo pontificato. L’annuncio in un mondo che cambia vorticosamente, fino a voler ridefinire i fondamenti dell’umano, richiede una fede pensata capace di parlare alla modernità con serena chiarezza”.
Il vescovo ha poi evidenziato tre punti che caratterizzano in sostanza la Chiesa di oggi. Un messaggio che parla con lungimiranza non solo del presente, ma soprattutto del futuro della comunità ecclesiastica globale. “La chiesa”, ha sottolineato Santoro, “non è incarnazione dell’impero del trascendente, è fede in Cristo persona, non è custodia del sacro, ma il corpo del Cristo chiamato a evangelizzare”. Il papa ha combattuto con il magistero l’impero finanziario chiamandoci ad essere alternativi con il Vangelo.
In alcune analisi occidentale si parla di fallimento, ed è un attacco di intimidazione per staccare il popolo di Dio dai pastori della chiesa. Noi siamo i discepoli di un Dio crocifisso. E tutte le volte che il credente vive il Vangelo della croce, nel mondo è sconfitto, ma fa fermentare il mondo con la forza misteriosa della Resurrezione. Il Cristo risorto continua a dire a ognuno di noi, “non avere paura”.
Ha poi parlato del prossimo successore di Pietro. “Il prossimo papa chi sarà, come sarà?”, si è chiesto Santoro. “Sara il papa e basta, al quale daremo ascolto e obbedienza. Preghiamo per lui e per i cattolici affinché non siano confusi e manipolati”. Citando il Vangelo della veglia e lo scambio tra Gesù e Pietro sulla riva del lago di Tiberiade, il vescovo ha aggiunto: “preghiamo per il prossimo Pietro a cui Dio rivolgerà le stesse domande del Vangelo, “mi ami, mi vuoi bene?”.