Avezzano. L’ Unita’ operativa di Ortopedia della casa di cura Di Lorenzo di Avezzano diretta dal dottor Carlo Ranalletta sarà il primo centro autorizzato del Centro – Sud Italia ed il terzo centro in Europa ad adottare la tecnologia robotica MAKO- plasty per effettuare gli interventi di chirurgia protesica del ginocchio e dell’ anca. Si tratta di una nuova piattaforma tecnologica in chirurgia ortopedica protesica già utilizzata negli stati Uniti dal 2006 che si avvale di un braccio robotico denominato RIO , grazie al quale il chirurgo può inserire protesi articolari, ovvero effettuare sostituzioni dei diversi compartimenti malati del ginocchio e dell’ articolazione dell’ anca con precisione millimetrica. L’ utilizzo della tecnologia robotica in chirurgia protesica rappresenta la piu’ grande innovazione in un settore, quello protesico, arrivato già ad un ottimo livello tecnologico. L’ utilizzo della chirurgia robotica assistita permette al chirurgo di impiantare una protesi in maniera molto più accurata rispetto alle tradizionali tecniche manuali riducendo considerevolmente le complicanze, i tempi di degenza ed il recupero dopo l’ intervento con un dimostrato beneficio per il paziente. Il responsabile del progetto, Dott. Alessandro Ranalletta, chirurgo ortopedico della Casa di Cura Di Lorenzo spiega come l’utilizzo di questa piattaforma robotica abbia portato un importante miglioramento nella tecnica d’ impianto di protesi di ginocchio e di anca , offrendo al chirurgo uno strumento indispensabile per il corretto impianto della protesi. Questo, oltre a diminuire i tempi di degenza per i pazienti e permettere loro un recupero più rapido, permette anche al chirurgo di risparmiare il patrimonio osseo normalmente sacrificato negli interventi tradizionali. L’operazione avviene in seguito a una valutazione del paziente e all’acquisizione di una Tac tridimensionale con software dedicato mediante la quale il chirurgo può programmare il posizionamento ottimale della protesi per ripristinare la cinematica del ginocchio. Dopo la pianificazione al computer l’intervento si sposta sul tavolo operatorio dove l’operazione, in presenza di bio-ingegneri, viene eseguita al monitor, simulando l’artroscopia con l’ausilio del braccio robotico guidato dal software e successivamente il chirurgo procede alla fresatura per l’alloggio delle componenti protesiche con l’ ausilio del braccio robotico guidato dal software che agisce con precisione millimetrica secondo le specifiche impostate con i dati TAC ed impianta la componente protesica con un notevole risparmio del tessuto osseo. L’ intervento si conclude in maniera tradizionale con la possibilità per il paziente di iniziare il recupero articolare già dopo il primo giorno dall’ operazione ed essere dimesso dopo 3-4 giorni. Questa nuovissima metodica che si avvale di tecnologia robotica sofisticata, spinge la chirurgia ortopedica protesica verso nuove frontiere avvicinando l’ impianto protesico alla normalità cinematica di un ginocchio sano. “L’ utilizzo della tecnologia robotica”, spiega il Ranalletta, “sta segnando indubbiamente il processo evolutivo della chirurgia protesica, dove accanto al rinnovarsi dei design protesici e dei biomateriali l’ accuratezza chirurgica e il risparmio del tessuto osseo rappresentano sicuramente una nuova spinta evolutiva per pazienti sempre piu’ giovani e ad elevate richieste funzionali. L’ utilizzo del robot RIO permette l’ esecuzione di gesti chirurgici precisi ed il controllo in tempo reale del corretto posizionamento e misura dell’ impianto sempre e comunque sotto il controllo e le decisioni del chirurgo operatore”. Siamo di fronte ad una chirurgia robot assistita e non semplicemente robotica, dove le indicazioni, le scelte e la procedura d’ impianto sono comunque dipendenti dall’operatore , dalla propria manualità e perizia, ma con la possibilità di avvalersi di una tecnologia di altissima precisione che riduce al minimo gli errori. Domani saranno effettuati i primi impianti protesici con la nuova piattaforma robotica su pazienti che presentano un’artrosi mediale del ginocchio . Attualmente questa metodica e’ disponibile per impianti protesici monocompartimentali, del ginocchio , ovvero di sostituzione del solo compartimento malato del ginocchio preservando i tessuti sani ed i legamenti e per l ‘ impianto di protesi di anca , tuttavia la grande esperienza statunitense ( 64 centri negli U.S.A) e questa iniziale esperienza europea , insieme ad i primi confortanti dati scientifici internazionali, porterà ben presto alla possibilità di effettuare anche impianti di protesi totali di ginocchio e di altre articolazioni. La Casa di Cura Di Lorenzo è entusiasta nell’intraprendere questa rivoluzionaria metodica chirurgica all’insegna della professionalità e dell’ alto contenuto tecnologico , confermandosi come punto di riferimento nella chirurgia protesica ortopedica non solo regionale ma anche nazionale.