Avezzano. Sono pronti a sedersi intorno ad un tavolo per discutere del progetto di Valle dei fiori purchè l’impianto si faccia. L’emergenza rifiuti spaventa tutti, per questo l’Aciam, società consortile che serve 37 comuni della Marsica, vuole “trattare” con il Wwf per far anticipare la sentenza del Tar. Luigi Ciaccia, direttore dell’Aciam, e Alberto Torelli, amministratore delegato della società, ieri mattina hanno incontrato la stampa per far chiarezza sull’impianto di Gioia e per lanciare un messaggio di apertura all’associazione ambientalista. “Vogliamo cercare di rendere chiaro quello che è successo e sta succedendo nell’impianto di Valle dei Fiori”, ha spiegato Ciaccia. “Mi sono insediato nel 2007 nell’Aciam che all’epoca aveva due discariche in esaurimento una ad Avezzano e una a Celano. Il comune di Avezzano diede la disponibilità per una discarica a Valle Solgara, ma poi fece un passo indietro. Abbiamo quindi chiesto ai comuni la disponibilità per una nuova discarica. Gioia, Ortucchio e Collelongo hanno risposto all’appello, e alla fine il sito più adatto risultò quello di Valle dei fiori”. Il presidente di Aciam ha ricordato che: “tutti i sindaci dei comuni marsicani hanno deliberato dando l’ok per Gioia dei Marsi. Abbiamo fatto numerosi incontri, mettendo a disposizione i nostri tecnici per chiarimenti di qualsiasi genere. Il progetto è stato regolarmente sottoposto agli organi che avevano competenza e dopo una serie di conferenze di servizi e sopralluoghi a febbraio 2010 abbiamo ottenuto l’autorizzazione regionale”. Secondo Ciaccia: “il Wwf, la migliore associazione ambientalista che c’è in Italia, si è fatta trascinare nella battaglia contro questa discarica. Poteva partecipare alle verifiche del progetto dando anche un proprio contributo, ma non l’ha fatto. L’interesse nostro è quello di fare insieme al Wwf un’istanza al Tar per far anticipare il ricorso. I mille ambientalisti da strapazzo dovrebbero sapere che nella futura discarica Valle dei fiori c’è una discarica abusiva molto grande che inquina veramente l’area. L’Aciam dovrà bonificare quella zona”. Anche se è ottimista sulla sentenza del Tar Ciaccia ha ricordato che nel bando di gara c’è una clausola nella quale si chiarisce che in caso di blocco del Tar la ditta non chiederà danni. E’ pronto ad aprire al Wwf anche l’amministratore delegato dell’Aciam Alberto Torelli. “Il Wwf ha delle esigenze molto simili alle nostre”, ha chiarito. “Per questo noi vogliamo ascoltare il Wwf con un confronto serio per risolvere il problema. Non si può fare solo raccolta differenziata che comunque prevede anche la discarica dove devono convergere gli scarti della differenziata. In ogni caso siamo pronti a migliorare il progetto, ma la discarica è necessaria. Abbiamo l’obbligo di diminuire i rifiuti che vanno in discarica, per questo va aumentata la raccolta differenziata. Auspico un processo di incentivazione della raccolta con a capo Regione e Provincia. L’Aia ci legittima a fare i lavori per questo andiamo avanti”.