Avezzano. La condivisione è di casa nel centrosinistra e per questo Pd e Sel hanno deciso di affidare al popolo la scelta dei candidati per la corsa in parlamento. Non sarà quindi il partito da Roma a scegliere chi dovrà essere in lista per il Senato o la Camera, ma direttamente i cittadini che sabato dalle 8 alle 20 si potranno recare nei 60 seggi allestiti nella Provincia dell’Aquila per decidere chi votare. Un meccanismo che sa di condivisione e partecipazione, ma che sicuramente ha reso le vacanze natalizie movimentate agli esponenti di Pd e Sel. La scelta dei candidati, infatti, non è venuta dai circoli di partito o dalle direzioni, ma dalle varie correnti che hanno deciso di puntare su uno o sull’altro. Ecco quindi che il quadro delineatosi alla vigilia di Natale è quello di un centrosinistra unito all’esterno, ma frammentato e frastagliato all’interno. La candidatura di uomini e donne del centrosinistra mostra anche una provincia divisa in macro aree politiche che porteranno inevitabilmente alla scelta di aspiranti parlamentari provenienti dai territori più popolosi e più tesserati. A poter votare, infatti, saranno solo gli elettori di centrosinistra, che già hanno espresso la loro preferenza alle primarie di novembre, o i tesserati Pd. Un elettorato quindi ristretto che permetterà a due candidati, un uomo e una donna, di finire direttamente nella lista regionale del Pd per Senato e camera. Ma veniamo i nomi. La composizione delle liste è stata incerta fino all’ultimo momento. Tra candidature, ripensamenti, deroghe e accordi sottobanco si è rischiato che arrivasse prima il Bambino Gesù che le famose candidature alle primarie del Pd. In serata poi, dopo una lunga e movimentata direzione provinciale, il cerchio si è chiuso e sono arrivati i nomi. In pole position ci sono gli aquilani. Super Stefania (Pezzopane), ex presidente della Provincia dell’Aquila, è la prima candidata ad essere scesa in campo, e a quanto sembra anche la più quotata per la corsa verso la capitale. Oltre a lei dall’Aquila arrivano anche Giovanni Lolli, già deputato, la cui candidatura sembra essere stata in forse fino alla fine, e Americo Di Benedetto uno dei delfini del Pd aquilano in corsa anche verso la segreteria provinciale del partito poi approdato verso la corrente di Matteo Renzi. Se L’Aquila corre con tre “pezzi da 90” la Marsica non è da meno. Camera e Senato fanno gola a Lorenza Panei, segretaria di circolo del Pd di Avezzano, candidata alla carica di consigliere comunale della città e vicina alla corrente Di Pangrazio. Tra gli uomini la sfida è in casa. Archiviata, infatti, la spaccatura tra la vecchia guardia e i Lusiani, il gruppo dirigente del Pd ha iniziato a camminare verso nuovi orizzonti l’uno a fianco dell’altro. La strada, poi, per due colonne democratiche si è divisa al bivio delle primarie. Da una parte è andato Giovanni D’Amico, vice presidente del Consiglio regionale ed ex assessore regionale al bilancio, dall’altra Michele Fina enfant prodige del Pd cresciuto nella Sinistra giovanile e poi approdato alla segreteria provinciale del partito e alla direzione nazionale nel settore cultura. Oltre ai big del partito ci sono poi Eleonora Mesiano e Paolo Della Ventura, simbolo di un Pd che ha voglia di crescere e rinnovarsi. Ma cosa accadrà il 29 dicembre? La stella cometa, forse, indicherà la strada da seguire ai democratici che se vorranno essere adeguatamente rappresentanti dovranno puntare sull’unità che in fondo conta di più dei numeri e delle tessere. Anche in cassa dei cugini la situazione non è diversa. Nella Provincia dell’Aquila correranno per la Camera e il Senato sotto l’ala di Sinistra ecologia e libertà due donne e un uomo. Valeria Feragalli di Avezzano, candidata alla carica di primo cittadino nel capoluogo marsicano, Vincenza Giannantonio di Sulmona e Umberto Innocente dell’Aquila. A differenza dei democratici i vendoliani hanno puntato su una persona in rappresentanza di ogni macroarea della provincia per fare in modo che i nomi siano più forti e possano competere con la rosa regionale. Anche i tesserati e gli elettori di Sel potranno recarsi alle urne sabato 29 dicembre per eleggere i loro parlamentari. Una settimana di fuoco con sfumature magenta, quindi, attende gli elettori del centrosinistra che alla vigilia di capodanno potranno sapere chi li rappresenterà a Roma. La sfida è aperta come anche la speranza che alla fine dell’anno si potranno buttare dal balcone correnti, divisioni, rottamatori e rottamati per scrivere con l’avvento del 2013 una pagina di storia che abbia come protagonisti la politica e i partiti visti con gli occhi di Enrico Berlinguer “come strumenti di comunicazione tra il popolo, gli elettori e le istituzioni, dunque tra la società, i ceti sociali e le categorie professionali che la compongono, i loro legittimi interessi dei quali reclamano la tutela e le istituzioni che rappresentano lo Stato e la comunità nel suo insieme”. (e.b.)