Avezzano. Sarà ridotta del 50 per cento nel giro di 24 mesi la produzione alla Micron, mentre un altro 20 per cento sarà tagliato successivamente se non si arriverà a una partnership con un’altra azienda. Ad annunciarlo è stato Alfredo Fegatelli, responsabile della Fiom Cgil che dopo l’incontro a Roma, in cui l’azienda ha annunciato il taglio di 700 lavoratori, ora si prepara alla mobilitazione.
“L’azienda ci ha detto, davanti ai rappresentanti del governo, che non ci sono immediate soluzioni”, ha spiegato Fegatelli, “e ora si cerca di arrivare a una partnership. Purtroppo”, continua, “Micron non è interessata ad altri clienti oltre Aptina e questo è un altro problema”. Domani ci sarà un incontro per calendarizzare le assemblee che si terranno fuori dall’azienda, forse in Comune, perché i cassaintegrati non possono entrare nello stabilimento.
Per Michele Paliani della Uil Uilm, “il governo non c’è in questa vertenza, non ha preso alcuna posizione. Fino a oggi abbiamo avuto toni bassi ma ora dobbiamo farci sentire a livello nazionale. Questa vertenza non può avere lo stesso livello di attenzione tenuto fino a oggi. Il problema”, ha concluso, “non sono i 700 esuberi, ma anche gli altri”.
Per il ministero dello Sviluppo economico, “l’impianto Micron di Avezzano puo’ e deve avere un futuro”. E’ la linea emersa ieri mattina, al termine della riunione del tavolo istituzionale che si e’ svolto al ministero dello Sviluppo Economico e che ha avuto come oggetto le prospettive produttive e occupazionali dello stabilimento abruzzese a fronte della comunicazione della proprieta’ di voler cedere il sito e del contemporaneo annuncio di circa 700 esuberi.
All’incontro, presieduto dal sottosegretario per lo Sviluppo Economico, Claudio De Vincenti, hanno preso parte i vertici dell’azienda, i parlamentari del territorio, le istituzioni locali e le organizzazioni sindacali. Durante il confronto, l’esponente dell’esecutivo ha sottolineato la necessita’ di ragionare sul settore dei componenti microelettronici nel quadro piu’ complessivo dell’evoluzione dei mercati e dell’internazionalizzazione. “In tale contesto”, ha osservato De Vincenti, “s’impone la necessita’ di una partnership industriale che apporti nuove tecnologie, consentendo di superare la monocommitenza e di riposizionare lo stabilimento sui mercati internazionali”.
Il Governo, ha aggiunto, “e’ fortemente impegnato a ottenere da Micron precise garanzie e a favorire, se necessario, accordi che consentano al sito di Avezzano non solo di continuare a produrre, ma anche di creare le condizioni per guardare al mercato con concrete possibilita’ di successo”. Il Governo, preso atto della necessita’ di Micron di completare la individuazione di precise proposte operative, ha sollecitato la presentazione di progetti industriali adeguati. L’esito di questo lavoro di messa a punto da parte aziendale sara’ illustrato e discusso nel corso di un nuovo incontro, gia’ previsto entro le prossime due settimane, presso il Dicastero di Via Veneto.