Tagliacozzo. È durato tutta la mattinata, presso la sala consiliare di palazzo di città a Tagliacozzo, l’incontro tra il comitato pendolari e Giandonato Morra, Assessore regionale ai trasporti; erano presenti anche i Sindaci di Tagliacozzo, Sante Marie e Carsoli, nonché Giovanni D’Amico, vice presidente del consiglio regionale. L’incontro, è stato organizzato dal consigliere comunale Vincenzo Giovagnorio. I pendolari avevano chiesto risposte concrete alle loro richieste “tutte a costo zero” espresse nel documento di febbraio, ma ciò che ha potuto riferire l’assessore riguardo al nuovo orario in pubblicazione nella prima decade di giugno, non ha soddisfatto le loro aspettative. Accorciati i tempi di percorrenza di due treni minori in partenza dalle nostre zone verso Roma la mattina molto presto, il posticipo del treno del rientro da Roma dalle ore 18.26 alle 18.33 e la ricollocazione dell’ultimo treno in partenza da Roma alle ore 20.50. Ci si aspettavamo miglioramenti più sostanziali riguardo ai treni di maggiore frequentazione – hanno detto i pendolari -, quindi si è di nuovo chiesto, a gran voce, di riqualificare l’offerta di Trenitalia, al mattino con il Treno R 2371 in partenza da Sulmona e in arrivo a Roma Termini, riducendone i tempi; alla sera, di riattestare in partenza da Roma Termini almeno due treni: il R 3378 e il R 2376 e comunque accorciandone i tempi di percorrenza dilatati al momento oltre le due ore. Si è ribadita l’assoluta necessità dell’istituzionalizzazione di un osservatorio permanente – così come suggerito dall’onorevole Giovanni D’Amico – che rappresentasse a livello istituzionale le istanze dei diretti interessati. L’assessore Morra ha anche annunciato alcuni investimenti sul parco rotabile che entro l’anno sarà completato con l’inserimento di treni moderni; inoltre dovrebbe finalmente partire il progetto di controllo automatizzato degli scambi e dei passaggi a livello che comporta un investimento di circa 48 milioni. Del comitato pendolari hanno preso la parola per manifestare la loro insoddisfazione l’ingengere Fabio Di Pietro, l’ingegnere Domenico Ciaccia e la dottoressa Adriana Di Cicco, in particolare quest’ultima, testimoniando la propria lunga “militanza” come viaggiatrice sulla linea ferroviaria ha detto: “ho dovuto smettere il mio ruolo di giudice onorario a Roma perché non potevo più garantire la mia presenza al lavoro in tempi certi” e continua: “nel tempo abbiamo abbassato sempre più le nostre richieste, fino a domandare soltanto revisione di orari e uno studio del tragitto dei treni razionale, solo richieste a costo zero”. Molta attenzione hanno prestato tutti i presenti verso l’intervento di un’altra pendolare: l’ingegnere, Evelina D’Avolio, laureatasi con una tesi proprio sulla nostra linea Roma-Pescara. La giovane ha ben rappresentato in termini tecnici, le problematiche risolvibili e ha illustrato i vantaggi della realizzazione del CTC; quanto al raddoppio della linea fino a Guidonia, l’ottima professionista, ha anche palesato il suo scetticismo poiché alcuni treni potrebbero paradossalmente accumulare importanti ritardi. (g.r.)