L’Aquila. Il Prefetto dell’Aquila, Giovanna Maria Iurato, i Prefetti di Chieti, Pescara e Teramo, Fulvio Rocco de Marinis, Vincenzo D’Antuono e Valter Crudo, il Capo Compartimento Abruzzo dell’Anas, Lelio Russo, e il Direttore Unita’ Legalita’ e Trasparenza Anas nazionale, Giancarlo Perrotta, hanno stipulato oggi un protocollo di Legalita’ per la prevenzione dei tentativi di infiltrazione della criminalita’ organizzata negli appalti pubblici, per lavori stradali e autostradali di importo superiore a un milione di euro. L’accordo nasce dall’esigenza di promuovere la cultura della legalita’ e della trasparenza amministrativa, monitorando e vigilando ogni fase dei lavori e contrastando gli eventuali tentativi di infiltrazione della criminalita’ organizzata nel settore dei contratti pubblici, soprattutto nelle attivita’ considerate maggiormente a rischio, ovvero quelle che si pongono a valle dell’aggiudicazione e che interessano, in modo particolare, il ciclo degli inerti ed altri settori collaterali. Il documento recepisce la legge 136/2010 e introduce ulteriori modalita’ di controllo soprattutto sulla tracciabilita’ dei flussi economico finanziari, prevedendo l’applicazione della penale del 10% a carico dei soggetti colpiti da interdittiva antimafia, da versare su un apposito conto corrente di Anas, che sara’ la prima stazione appaltante ad adottare questa nuova procedura. I proventi derivanti dall’applicazione della penale saranno impiegati sulla base delle direttive delle Prefetture territorialmente competenti, ai fini della prevenzione e del contrasto delle infiltrazioni criminali, ai sensi di quanto disposto dalla deliberazione Cipe del 3 agosto 2011 di approvazione delle Linee Guida per la stipula di accordi in materia di sicurezza e lotta antimafia. L’odierno Protocollo prevede l’obbligo per le imprese esecutrici di comunicare alle Prefetture le informazioni necessarie per realizzare le verifiche antimafia per i subappalti e di denunciare tempestivamente ogni richiesta illecita di denaro o di prestazione che venga avanzata nei confronti di un proprio rappresentante o dipendente: qualora emergessero rapporti di contiguita’ di una ditta con la criminalita’ organizzata, l’impresa non potra’ stipulare il subappalto, il subcontratto o il subaffidamento. L’accordo offre misure di prevenzione per garantire maggiore sicurezza nei cantieri contro i tentativi di condizionamento criminale, ricorrendo alla tracciabilita’ dei flussi finanziari e, rispetto ai precedenti protocolli gia’ siglati con numerose Prefetture in tutto il territorio nazionale, inserisce come novita’ la figura di un rappresentante dell’Anas che, nel quadro di un nuovo concetto di sicurezza, allargato alle anche alle parti privati contraenti, prestera’ “collaborazione tecnica” alle Forze di Polizia operanti nell’ambito del Gruppo Interforze.