Capistrello. Consiglio comunale dai toni accesi a Capistrello. Sabato l’assise si è riunita per deliberare il rendiconto 2009, nell’ambito della procedura di dissesto economico-finanziario, a cui ha fatto seguito la questione rifiuti. A tal fine era stato convocato il presidente della Segen Fernando Capone che all’ultimo momento ha ritenuto di non partecipare. Il Consiglio comunale unanime ha stigmatizzato duramente l’accaduto. “Con senso di responsabilità, in questo momento di gravi difficoltà finanziarie della Segen, d’accordo con gli altri sindaci interessati, avevamo convocato il dott. Capone”, afferma il Sindaco Antonino Lusi, “per discutere insieme al Consiglio le cause e le possibili soluzioni per far uscire la società dalla crisi. L’assenza del dott. Capone è un gesto che dimostra la scarsa sensibilità per l’interesse pubblico a trovare soluzioni condivise ma, soprattutto, idonee a risanare i debiti e a fornire un servizio migliore.” La Segen, infatti, nell’ultimo periodo ha dichiarato un disavanzo di circa 600.000 euro le cause del quale, tuttavia, non risultavano affatto chiare. A fronte di tale situazione deficitaria nell’ultima assemblea il Presidente Segen aveva proposto ai Sindaci un aumento delle tariffe tra il 25 e il 30% per porre rimedio agli squilibri economico-finanziari, proposta cui fece seguito un documento di tutti gli azionisti per chieder conto della grave situazione e analizzare più attentamente le modalità di gestione della società. “Da mesi stiamo procedendo, anche con il sostegno delle minoranze consiliari, a un rigoroso controllo delle società partecipate come imposto dal Ministero dell’Interno nell’ambito della procedura di dissesto – continua il Sindaco – e oggi, di fronte alla richiesta di aumenti delle tariffe Segen del 25-30%, abbiamo l’obbligo, a nome di tutti i cittadini, di fare chiarezza sulla gestione in perdita e sulla qualità del servizio”. Al termine di un lungo e approfondito dibattito è stato approvato all’unanimità un ordine del giorno, indirizzato all’Assemblea dei Sindaci-azionisti Segen, al fine di valutare tutte le azioni richieste per la più efficace tutela degli interessi pubblici, ivi comprese le dimissioni dell’attuale Consiglio di Amministrazione.