Tagliacozzo. Al lavoro un solo segretario per i due comuni più grandi della Marsica dopo Avezzano. Durante il consiglio comunale di ieri tra le polemiche e le accuse dell’opposizione la maggioranza guidata dal sindaco Maurizio Di Marco Testa ha deciso di rinnovare l’incarico a Giampiero Attili che stavolta, però, a scavalco dovrà lavorare contemporaneamente anche per il Comune di Celano. Il Comune batte cassa e con questo provvedimento tenta di risparmiare sulla figura principale per la gestione amministrativa di un ente comunale. Secondo l’opposizione, «il provvedimento va contro l’interesse della città e l’interesse del funzionamento dell’amministrazione». Le prime accuse sono arrivate dal consigliere Bruno Rossi. Secondo il consigliere del Pd, non è una scelta consona «trattandosi di due grossi comuni». Ne risentirebbe, in sostanza, l’attività amministrativa che diverrebbe ancora più lenta. Sulla questione è intervenuto anche l’assessore ai lavori pubblici Alfonso Gargano che ha definito «impensabile» condividere il segretario con Celano, che è il secondo comune della Marsica con oltre 11mila abitanti, mentre Tagliacozzo è il terzo con oltre 7mila. Gargano ha però votato a favore del provvedimento insieme al suo gruppo, “Nuova Italia vivi Tagliacozzo”, composto anche dai consiglieri di Antonio Amicucci e Antonio Stipano, purché venga nominato un vicesegretario. L’ipotesi di un “vice”, che dovrà essere scelto tra la pianta organica del Comune, non è dispiaciuta neanche all’opposizione che però ha affermato che vigilerà sulla scelta affinché ci sia trasparenza. La maggioranza è stata incalzata anche sulla questione riguardante l’istituzione di una Commissione per l’elaborazione del Piano Regolatore. Il nuovo squadrone di minoranza che si è costituito nei giorni scorsi dalla fusione dei due gruppi consigliari di opposizione ha ribadito il no a tale decisione. A nulla è servita la singolare iniziativa del sindaco che ha deciso di rendere «trasparente» tutte le fasi che caratterizzano l’approvazione del Prg mettendo a disposizione di tutti i cittadini per trenta giorni la documentazione. E neanche l’annuncio di un piano incentrato su salvaguardia del verde, recupero dell’esistente e sviluppo di attività ricettive, ha fatto cambiare idea agli oppositori che contestano lo staff tecnico formato dai tecnici Carlo Tellone, Franco Di Giannantonio e Angelo Motta. Così l’ex sindaco Giampietro Pendenza ha annunciato un ricorso al Tar contro il provvedimento affinché si arrivi a una commissione consigliare. Accuse al riguardo anche anche da parte del consigliere del Pd, Roberto Giovagnorio, secondo cui nella delibera che istituisce lo staff tecnico, che è gratuito, «non si comprende a chi sia di supporto la commissione, all’ufficio urbanistica, al tecnico incaricato o al sindaco che ha la delega all’urbanistica. Se pur gratuita», ha aggiunto Giovagnorio, «determinerà un aggravio di spesa perché il tecnico incaricato dovrà modificare il progetto con le nuove indicazioni e dovrà essere di nuovo pagato. Così è stato sostituito al controllo pubblico il controllo privato, un atto gravissimo poiché riguarda il più importante strumento di pianificazione urbanistica».