Avezzano. Organizzata da Carlo Fonzi, Presidente IASRIC (Istituto Abruzzese per la Storia della Resistenza e dell’Italia Contemporanea), da Francesco Gizzi, Dirigente Scolastico del Liceo “V. Pollione”, in collaborazione con la Presidenza del Consiglio Regionale dell’Abruzzo, si è svolta questa mattina, al Liceo Scientifico Statale di Avezzano, la “Giornata della Memoria”.
“Sono grato ai docenti e agli studenti per la sensibilità dimostrata nel voler celebrare la Giornata della Memoria, rileggendo una delle pagine più vergognose sulla tragedia consumatasi nel secolo scorso proprio nel cuore dell’Europa” ha detto nel suo intervento il Presidente del Consiglio regionale Giuseppe Di Pangrazio, ringraziando particolarmente il Prof. Ciocci per la sua preparazione e l’impegno e rivolgendo, inoltre, apprezzamento per i ragazzi che hanno ampiamente illustrato il pensiero, le modalità, le circostanze sociali e politiche che consentirono al nazifascismo di pianificare la persecuzione, fino alla soppressione di milioni di vite umane, di ebrei, sinti, rom, omosessuali, internati politici, ecc. “Occorre preservare la memoria di quanto è accaduto – ha continuato Di Pangrazio – tra le generazioni passate e quelle attuali. Voi studenti siete nati nel passaggio tra il XX e il XXI secolo, ricevendo dalla storia del secolo scorso le altissime conquiste alle quali è pervenuto l’ingegno umano, accanto alle nefandezze e all’orrore che l’uomo è pure capace di generare. Come imparare dagli eventi del passato a rimuovere l’indifferenza e la paura, abbracciando scelte coraggiose per la vita, lo sviluppo e il progresso degli individui, dei popoli, dell’intero pianeta? Come imparare costantemente ad essere artefici di pace e di solidarietà, a sconfiggere la sfiducia che sembra diffondersi sempre di più nella convivenza civica? E’ un compito di tutti, attingendo dalla storia, cercando equità e coesione sociale in ciò che accade oggi, di fronte alle sfide che il tempo attuale ci pone davanti. E il pensiero, ancora una volta, si fa vicino a quanti in questi giorni, nella nostra regione, hanno vissuto dolore, disagi esistenziali causati da disastri ambientali e climatici, fino a restare vittime della morte. Anche la “Giornata della Memoria”, con i suoi messaggi di speranza, può e deve essere fonte di ripresa, di coraggio, di futuro”.