Avezzano. In occasione della giornata della Memoria il teatro dei colori domani e venerdì porterà in scena lo spettacolo R-esistere – vivere ancora con Simona Generali. Gli spettacoli si terranno domani al teatro Botticelli di Collelongo alle 21 e venerdì al teatro dei Marsi alle 11. Lo spettacolo è tratto dall’omonimo libro autobiografico di Ruth Kluger ed è una co-produzione Teatro dei Colori, Comune di Lucca, Provincia di Lucca, cooperazione Teatro Colombo, a cura di “Dryas Teatro Natura”, supporto tecnico Claudio Di Paolo, Silvana Alterio.
Lo spettacolo “R – esistere -Vivere ancora” è tratto dall’omonimo libro autobiografico di Ruth Kluger, diventato prima un caso letterario e che ha poi ottenuto molteplici riconoscimenti tra cui il premio Grimmelshausen per la letteratura. Nell’immaginario mondiale, quando si nominano le parole Auschwitz, ebreo, seconda guerra mondiale, ciò che siamo portati a pensare sono le atrocità eseguite su esseri umani durante un piccolo lasso di tempo. Atrocità ideate da uomini folli con l’ideale comune dello sterminio totale della razza ebrea e di altre “sotto-umanità”. Benché non si possa togliere alla storia la sua valenza, esiste anche un mondo schiacciato, inascoltato, denigrato, che non solo lo si voleva annientare, ma già non esisteva nella storia mondiale, e che purtroppo non è mai stato preso in seria considerazione da lezioni magistrali sulla questione. Stiamo parlando degli esseri umani che hanno sofferto la persecuzione nazista per un ideale da parte di altri esseri umani. Stiamo parlando di uomini, donne, bambini che hanno dovuto abbassare la testa ad un dio narcisistico. Stiamo parlando di esseri umani deturpati della loro vita e della loro dignità. Stiamo parlando di bambini tolti dal loro diritto di gioco. Stiamo parlando di donne che erano fuori da ogni pensiero famigliare, religioso, civile, mondiale, ovvero le donne dimenticate dalla storia. Stiamo parlando di esseri umani che nonostante abbiano trovato la salvezza, nessuno ha dato loro medaglie, o forse nemmeno un dignitoso ascolto. Alla fine si scopre che non era stato detto tutto sulla Shoah. Anch’io volevo che la vita continuasse, non volevo, come la moglie di Lot, diventare pietra volgendomi a guardare la città dei morti. Di tutte le storie più incredibili, quella che ancora non ha trovato una risposta alle innumerevoli e forse alle più semplici domande di natura umana, è la storia della Shoah. Tale è la difficoltà di capire quale ragione abbia mosso persone nell’ autoconvincersi, pur seguendo delle direttive, che lo sterminio di altri essere umani potesse essere l’unica soluzione. Ma ancora più inspiegabile, per chi è sopravvissuto ai campi di sterminio, è che la gente non volesse sapere per non continuare a soffrire, nessuno voleva conoscere la verità sui campi, nessuno chiedeva niente. Fu così che per anni il dolore si trasformò in silenzio. E dal silenzio una voce si alzò da quel coro di dolore. Dopo 46 anni dalla sua liberazione Ruth Klüger decide di scrivere “Vivere ancora”. La letteratura di testimonianza è stata prodotta quasi tutta da uomini, mentre le donne hanno parlato poco delle proprie esperienze. Forse per questo motivo si è ingenerata e diffusa l’opinione che le deportazioni maschili e femminili possono combaciare e anzi addirittura sovrapporsi. (Giuliana Tedeschi). Con questo spettacolo vogliamo riflettere sulla possibilità di redenzione delle donne sopravvissute ai campi di concentramento. E poiché noi crediamo di essere tutti figli dei tempi passati non vogliamo rimanere nell’idea che le donne siano “come rane d’inverno” ma che una nuova stagione si rivolga a loro e a tutti quei figli che nasceranno ancora.
informazioni
Le attività si svolgono con il contributo del Comuni della Marsica – Assessorati alla Cultura e rapporti Istituzionali con : Ministero per i Beni e le Attività Culturali e Regione Abruzzo.
Informazioni: Associazione Teatro dei Colori Onlus, Via dei Gerani, 45 – 67051 Avezzano (Aq) Tel. 0863.411900 – 347.3360029 – www.teatrodeicolori.it e-mail: [email protected] .