Scurcola Marsicana. Il 9 novembre scorso il presidente della Conferenza Episcopale Italiana, Cardinal Angelo Bagnasco, ha inviato a tutti i Vescovi d’Italia una nota della Congregazione per il Culto Divino e la Disciplica dei Sacramenti, con la quale comunicava che, d’ora in poi, il giorno 6 dicembre si sarebbe dovuta celebrare la Liturgia di san Nicola di Bari, non più come “Memoria Facoltativa”, ma come “Memoria Obbligatoria”.Grande gioia tra tutti i fedeli devoti del Santo e in particolare a Cappelle dei Marsi che martedì si appresta a celebrare la festa Liturgica del Titolare della Chiesa e Patrono del paese. Quest’anno la Festa avrà una veste del tutto particolare: nella sera del giorno 5, San Nicola farà visita a casa dei Bambini, consegnando loro come nella tradizione del Santo i sacchetti di monete che ricordano i gesti di carità che San Nicola faceva durante la notte passando nelle case dei più bisognosi e lasciando la sua offerta.
Il giorno 6 alle 18 verrà celebrata la santa Messa solenne che sarà presieduta da Monsignor Guido Marini, Maestro delle Celebrazioni Liturgiche del Sommo Pontefice. Monsignor Marini il primo ottobre fu nominato da Benedetto XVI Maestro delle celebrazioni liturgiche pontificie. Questi è stato fautore di numerosi cambiamenti sul piano della Liturgia. La collocazione del crocifisso al centro dell’Altare per indicare il giusto orientamento al celebrante e all’assemblea, non più perso nel vuoto ma rivolto verso Cristo, fulcro della liturgia eucaristica. La comunione, distribuita in ginocchio e in bocca per risottolineare la sacralità del mistero e la presenza viva di Cristo. Sono tornati i paramenti antichi appartenuti a pontefici precedenti a Benedetto XVI così come i troni di Leone XIII e Pio IX. A partire dalla festività dei santi Pietro e Paolo del 2008, il pallio introdotto da mons. Piero Marini nella foggia in uso fino al IX secolo fu sostituito da un pallio a forma circolare che ricorda quello latino a “Y” usato da San Giovanni Paolo II e attualmente in uso presso i metropoliti, con i due capi che pendono nel mezzo del petto e del dorso. A partire dalla canonizzazione del 21 ottobre 2012, e per le maggiori solennità dell’anno liturgico, fu ripreso l’uso del fanone papale, la veste liturgica di uso esclusivo del romano pontefice già dal XIII secolo. Mons. Guido Marini ha spiegato che l’antica mantellina rappresenta lo scudo della fede che protegge la Chiesa. A seguito delle dimissioni di papa Benedetto XVI, il 12 marzo 2013, nella Cappella Sistina ha intimato l’extra omnes durante i riti di inizio conclave. Dal 13 marzo, giorno dell’elezione di Papa Francesco continua a svolgere il suo servizio di maestro delle Celebrazioni del Sommo Pontefice. Grande attesa quindi tra i fedeli di Cappelle per l’arrivo di Mons. Marini e per la sua particolare presenza che darà maggiore tono alle celebrazioni in onore del santo patrono. Anche quest’anno sarà possibile degustare il tipico dolce di san Nicola, che ormai da diversi anni viene realizzato da alcune volontarie della parrocchia. Un dolce davvero particolare: oltre alle tre versioni di gusto (zenzero, cioccolato e frutta secca) viene decorato con i simboli tipici dell’iconografia di San Nicola: il libro dei Vagneli, il Pastorale, la Mitria e i tre sacchetti della carità.