San Benedetto dei Marsi. Non si spegne la vasta eco della grande festa per don Emidio Cerasani, il neo sacerdote 29enne che – dopo l’ordinazione presbiterale di venerdì 28 ottobre nella cattedrale avezzanese di San Bartolomeo Apostolo, alla presenza del vescovo dei Marsi, monsignor Pietro Santoro – ha celebrato la sua prima messa domenica 30 ottobre nella chiesa parrocchiale sambenedettese Maria Santissima Assunta. Visibilmente emozionato il novello sacerdote che – dopo la messa celebrata al fianco di don Francesco Iulianella, storico parroco marruviano – ha partecipato alla festa nei propinqui locali dell’albergo-ristorante “Ragno”, affollati per l’occasione dalle autorità religiose della locale forania, dalle autorità civili (presenti l’intera compagine amministrativa, i rappresentanti delle forze dell’Ordine e le associazioni del posto) e dai molti cittadini che hanno voluto salutarlo e congratularsi con lui. Parenti e amici che hanno segnato in positivo la sua crescita: “Abbiamo passato insieme la giovinezza, frequentando insieme le scuole e la parrocchia dove siamo cresciuti, dove abbiamo le nostre radici. Un cammino di fede, fatto di luce e di speranza: il Signore benedica e illumini sempre il tuo meraviglioso cammino!”. Questo il toccante commento del presidente del consiglio comunale, Francesco Raglione: “La nostra comunità è orgogliosa di te e della tua scelta… viva don Emidio!”. Ad omaggiarlo anche l’imprenditore Giammarco De Vincentis, da sempre attento e attivo sulle tematiche religiose, che ha voluto tributargli il giusto riconoscimento: “Gli anni del seminario? La sua maturata vocazione? L’ordinazione sacerdotale? La cura pastorale delle anime? Siamo molto contenti per lui, per questo importante traguardo raggiunto nel suo percorso di fede. Tutto il paese si è unito per partecipare a questa emozionante cerimonia: tanti auguri don Emidio, il Signore ha scelto te!”. In un periodo di forte crisi vocazionale, in un momento storico di degrado culturale e spirituale e di imbarbarimento dei costumi sociali, in un mondo (quello delle giovani generazioni) sempre più vocato all’insano sballo della più impura e materialistica perdizione, il neo ministro del culto rappresenta la viva speranza di un futuro migliore, un positivo esempio e un grande punto di riferimento da seguire per tutti. Un vanto di cui potrà privilegiarsi la comunità locale: il fiore all’occhiello della gioventù marruviana. Antonio Salvi