Avezzano. La Rivalutazione Trara srl chiude la ferrovia che attraversa la città e l’Archeoclub insorge. La famiglia Piccone ha deciso di mettere dei paletti e un cartello con scritto proprietà privata nei punti d’accesso ai binari attraverso i quali si trasportavano le materie prime all’ex zuccherificio. Una pagina storica della città ridotta a discarica.
“La ferrovia è privata e non possono impedirmi di chiuderla”, ha spiegato l’imprenditore Ermanno Piccone, “ci buttano di tutto, è piena di sporcizia, bottiglie rotte, buste e rischiamo che qualcuno passandoci si faccia male. Io voglio ripulirla e venderla”. La notizia della cessione dello storico tratto ferroviario era già trapelata qualche mese fa tanto che l’Archeoclub era insorto visto l’immenso valore storico dei binari. Anche questa volta il presidente Umberto Irti non si è fatta sfuggire l’occasione per chiamare in causa il Comune di Avezzano e coinvolgerlo nella vicenda.
“Non sarebbe il caso, alla luce di tale iniziativa, di chiedere al Comune che intende fare?”, ha commentato Irti, “i cittadini reclamano questo intervento, anche perché il primo tratto è ricettacolo di immondizia, siringhe e altro. Una vera discarica a ridosso delle abitazioni confinanti e in prossimità dell’Istituto tecnico economico frequentato anche dai bambini delle scuole primarie”.