Avezzano. Mamme e papà bussano alla porta del sindaco Di Pangrazio: vogliamo certezze sulla sicurezza degli edifici scolastici. Dopo il terremoto che ha colpito il reatino e la chiusura della “Mario Pomilio”, ex San Simeo, le mamme e i papà hanno paura e vogliono chiarezza sulle verifiche tecniche portate avanti dal Comune. In quaranta si sono messe davanti al primo cittadino per avere delucidazioni e annunciare che senza certezze i ragazzi non riprenderanno le lezioni. “La nostra amministrazione lavora insieme alla città, operando a servizio della sua gente”, ha dichiarato il sindaco di Avezzano, Givanni Di Pangrazio, “anche in questo caso comprendiamo pienamente le preoccupazioni delle famiglie e torniamo a ripetere, come del resto assicurato anche dai tecnici, che le scuole aperte sono quelle che possono rimanere tali. Ma al contempo ci sentiamo vicini alle famiglie dei ragazzi e alle loro paure, ed è per questo che abbiamo deciso di concerto con i settori interessati e venendo incontro alle richieste delle mamme, di valutare altre soluzioni per la sistemazione dei ragazzi”. Le mamme e i papà hanno chiesto senza mezzi termini di trovare strutture alternative se le scuole dovessero avere anche dei minimi problemi strutturali. “Chiederemo preventivi per gli affitti degli immobili privati e per i MUSP (moduli ad uso scolastico provvisorio), dove le scuole potranno trasferirsi per il prossimo anno e mezzo; tempo in cui sarà terminato il grande lavoro di messa in sicurezza e ricostruzione degli edifici scolastici che questa amministrazione ha iniziato dal 2013″, ha continuato il sindaco, “ricordiamo che, mentre qualcuno approfitta delle tragedie a meri scopi elettorali, noi abbiamo messo in campo un imponente progetto per un totale di 22 milioni di euro che restituirà alla nostra città scuole sicure, moderne e antisismiche. Due scuole, la materna G. Cianciusi di via De Gasperi e quella di San Pelino/Paterno sono state riconsegnate; la Vivenza e la Cairoli demolite e ricostruite saranno pronte a gennaio; sono in atto le tre gare riguardanti le scuole Pomilio, quella di via Puglie, di via Fucino e via Garibaldi; per la Don Bosco stiamo aggiornando il progetto alla nuova normativa ed entro il mese di settembre partirà la gara. Su questi argomenti ci vuole equilibrio e buon senso e, per il bene collettivo, che dovrebbe essere il fine di ogni amministratore sia che si trovi in maggioranza o in minoranza, sarebbero gradite proposte e collaborazione, invece che continue strumentali offese che hanno solo l’effetto di confondere i cittadini che giustamente cercano risposte e conforto”.