Avezzano. Sono ore di apprensione in Europa e in Italia per i tre attentanti che hanno colpito Bruxelles, cuore della comunità europea. Da ore sui social network i tanti marsicani che vivono nella capitale d’Europa si stanno mettendo in contatto con parenti e amici per rassicurarli sulle loro condizioni di salute. Dario Raglione, ex presidente del comitato mobilità sostenibile marsicano, è a Bruxelles per la specializzazione in Chirurgia. La sua abitazione è a pochi isolati dalla fermata della metro dove è avvenuto uno degli attentati. “Voglio far sapere a tutti che sto bene”, ha scritto subito dopo la strage su Facebook Raglione rassicurando i suoi amici che da questa mattina gli hanno inviato decine di messaggi per avere informazioni. Molti altri i marsicani che vivono da anni a Bruxelles che si stanno mettendo in contatto con le famiglie per rassicurarli. Anche M.P., avezzanese, vive e lavora in Belgio da anni. “Ci sono stati due esplosioni questa mattina all’aeroporto nazionale di Zaventem”, ha raccontato l’avezzanese che lavora alla Chargè de Communication, “e due sotto la metro nel quartiere Europeo. Io sono al lavoro e sto bene, l’allarme è al livello 4”. La paura è tanta ma si cerca di restare in casa o al lavoro come richiesto dai governanti. “Sto bene e sono al sicuro in ufficio”, ha scritto su Facebook Claudio Vernarelli, ex studente dell’università dell’Aquila, “ringrazio tutti quelli che mi stanno contattando, il vostro pensiero è un modo per farmi sentire meglio”. La doppia esplosione si è verificata all’aeroporto Zaventem di Bruxelles. Per ora i morti sono almeno 13, numerosi i feriti. Un’altra esplosione è avvenuta poco dopo nella stazione Maalbeek della metropolitana e una in quella di Schumann, causando almeno 10 vittime. Le autorità belghe hanno lanciato il piano catastrofi. Francesco Proia