Avezzano. #Uniticontroilcancro è #Insiemeperlavita, soprattutto ad ottobre. Quattro chiacchiere sul tumore, tra amici di vecchia data e di lunga esperienza medica, per far sì che la paura cieca si trasformi in riflessione oculata. C’era una volta la disinformazione sul cosiddetto male del XXI secolo. Oggi, al suo posto, il megafono del progetto dal cuore sociale di #Uniticontroilcancro ha messo a tacere l’ignoranza con convegni medico-scientifici alla portata di tutti. C’è poco da fare quando la solidarietà vince pur scoprendo anticipatamente le sue carte vincenti. Questo è accaduto ad un’idea sociale, nata quasi per caso il 19 settembre scorso, ad Ovindoli, sotto i buoni auspici di due associazioni di volontariato quasi sorelle, quali la Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di L’Aquila, guidata dal medico chirurgo e senologo Antonio Addari e Croce Rossa Italiana – Comitato Locale di Avezzano, timoneggiata dall’ingegner Francesco Luigi Rossi. #Uniticontroilcancro si è rivelato essere, a lungo andare, un esperimento solidale, spinto al massimo fra la gente dal motore mobile della sensibilizzazione. Uno solo l’obiettivo a sfondo del tutto: diffondere in maniera sempre più capillare la pratica della prevenzione dei tumori, la quale si sostanzia di una serie di screening periodici atti a ‘tenere a bada’ – sanitariamente e scrupolosamente – qualsiasi minaccia di neoplasia.
Quante donne e quanti uomini forse avrà salvato la Lilt grazie a questa discesa nella quotidianità? È presto detto. #Uniticontroilcancro è stata una macchina di salute itinerante che ha, di volta in volta, toccato i vari punti cardinali della Provincia aquilana, portando informazione e riflessione. Ovindoli prima – luogo di nascita del gemellaggio fra Lilt Aq e Cri Avezzano – Avezzano, Massa D’Albe e Tagliacozzo poi: queste le mete, durante il mese di ottobre, di un progetto ad ampio raggio, che ha goduto dell’energia positiva della sinergia. Altro partner di spessore, che ha abbracciato in toto il progetto, il Centro Fin di Avezzano, sede dell’Avezzano Nuoto, società sportiva diretta da Massimo De Leonardis. #Uniticontroilcancro, quindi, è, mano a mano, divenuto uno status sociale, capace di informare spesse aree territoriali sul tumore e la sua cura. Ogni Comune che ha scelto di dire di sì al progetto, ha spostato un poco più in là il muro di mattoni divisorio fra un utente attivo e uno passivo in merito alla malattia tumorale. L’attività si rintraccia nello sposare uno stile di vita sano, fatto anche dai controlli medici periodici.
Ma che cos’è, però, nello specifico, #Uniticontroilcancro? «#Uniticontroilcancro è un’idea. – spiega il presidente Lilt L’Aquila – Una rivoluzione e, ancora, è un nuovo modo di portare informazione vera e puntuale tra le persone. La Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori di L’Aquila è nata circa 20 anni fa, fondando una sede a L’Aquila, in via Antica Arischia 12 ed una delegazione, successivamente, ad Avezzano, lungo via America, al numero civico 11. Quest’anno, però, forte di una più alta comprensione della società odierna, – in cui se si è virtualmente connessi, si è ascoltati – l’associazione di volontariato ha deciso di fare un passo in avanti in più, vivendo un mese di ottobre, caratterizzato dalla classica Campagna del Nastro Rosa, in maniera approfondita. È andata, cioè, a bussare sull’uscio di casa delle città che ha incrociato lungo il suo cammino, chiedendo permesso. Così, in un solo mese, 222 persone hanno risposto ai questionari redatti in totale forma anonima dai volontari di Croce Rossa, capaci, una volta studiati, di dipingere la mappa della diffusione tumorale in zona Marsica. Un bel salto in avanti, quindi, per chi, ancor oggi, freme al solo ascolto della parola cancro», afferma.
Cinque sono state le date svoltesi sotto il segno rosa di una visione tumorale diversa, cinque gli appuntamenti fissi fra la medicina esperta e la gente comune: il 19 settembre ad Ovindoli (l’inizio del tutto), il 3 ottobre ad Avezzano, il 9 ottobre a Massa D’Albe, colorata di rosa in alcuni suoi monumenti per rendere onore e omaggio al mese della sensibilizzazione della lotta al carcinoma mammario, il 26 di nuovo ad Avezzano, presso il Castello Orsini Colonna e, infine, il 31 ottobre al Teatro Talìa di Tagliacozzo: ultimo evento in programma assicurato dal calendario Lilt-Cri.
Croce Rossa Italiana, nella sua diramazione di Avezzano, la sede storica per eccellenza dell’associazione dalle giubbe rosse, ha fin da subito appoggiato l’audacia della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori provinciale, mettendo a sua disposizione uno stuolo di volontari attivi h24 e tutte le sedi distaccate – in totale otto, che permettono, ogni giorno, di raggiungere in maniera capillare circa 32 enti comunali – per far sì che la lotta al tumore diventi radicata, approfondita e soprattutto trasparente. «Croce Rossa – spiega il presidente Francesco Luigi Rossi – ha inteso portare un aiuto fattivo al progetto. Durante i cinque convegni marsicani, uniti dal fil rouge di una passione comune chiamata prevenzione, si è formata una vera e propria squadra del corretto stile di vita, formata dal presidente stesso di Lilt L’Aquila, Antonio Addari, dal dottor Massimo Calabrese, urologo ed esperto di andrologia, dalla ginecologa Vissia Mattioli, dal primario del Reparto di Ostetricia e Ginecologia presso l’Ospedale Civile di Avezzano, dottor Giuseppe Ruggeri e, infine, dalla voce forse maggiormente connessa all’intimità del dolore derivato dal cancro, ossia dallo psichiatra Antonio De Luca».
In questa ottica di allargamento delle vedute sociali, #Uniticontroilcancro si è ‘tuffato’ anche nelle acque della piscina comunale di Avezzano, trovando ascolto e accoglimento presso l’Unipol Blu Stadium, casa marsicana della Fin, la Federazione Italiana Nuoto. Lo sport, quindi, si è agganciato con uno stretto patto d’acciaio all’amore per l’altro e alla sua tutela sanitaria, calibrata da medici oncologi esperti. Il tumore è un verbo, per larga parte, ancora sconosciuto, adombrato dalla poca e scorretta informazione. Il team della salute di #Uniticontroilcancro, accompagnato in questo passaggio fondamentale, dai volontari di Croce Rossa Italiana e dagli esponenti politici territoriali che ne hanno sposato la causa, lo ha quasi denudato, portandolo alla conoscenza comune di tutti attraverso i più diffusi canali d’informazione. Un tumore senza segreti, che ha portato anche la squadra di Nuoto e Pallanuoto locali a farsi fotografare in posa nella fontana colorata di rosa di Piazza Risorgimento, per far capire che la sensibilizzazione non è poi un concetto astratto così lontano dall’essere concretizzato e avverato ovunque e in ogni modalità.
Nell’epoca degli hashtag, quindi, nella Provincia di L’Aquila, ne è nato uno sociale, denso di senso e di spessore, capace di smuovere le acque della cattiva informazione sul tumore. «Il cancro, al giorno d’oggi, nella nostra Penisola, viene diagnosticato a circa 366.000 persone all’anno. Quello specifico alla mammella, poi, è considerato essere il big killer della parte femminile della popolazione. Si stima, di fatti, che, in Italia, siano oltre 45.000 i nuovi casi di cancro al seno. Un dramma che convive con la quotidianità», aggiunge Addari. La Lilt, forgiata dal fuoco delle sue volontarie, inoltre, durante il mese di ottobre 2015, ha comunicato anche tramite il tubo catodico. Ha scelto la scatola nera della TV per parlare alla gente di prevenzione: un’alba rivoluzionaria, questa, in più di 20 anni di esistenza. Due sono state le puntate televisive, targate Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, andate in onda su LaQtv (canali 114 e 88 del digitale terrestre) durante il mese rosa di ottobre. Un intreccio di energie, sinergie, solidarietà e capacità ha permesso, ad un mese qualsiasi del calendario, di divenire, per un anno, sensibilmente indimenticabile. Il potere della prevenzione è racchiuso nella sola volontà di eseguirla ogni giorno nel migliore dei modi. La Lilt, quindi, invita giornalmente uomini e donne a prendersi cura di loro stessi, incominciando, innanzitutto, a concepire la salute come un bene prezioso e mai scontato, da custodire amabilmente, coscienziosamente ed intelligentemente. Ottobre si chiude con un bilancio in attivo: capire il tumore non è mai stato così facile.