Avezzano. Crisi dell’agricoltura nel Fucino. I prezzi degli non decollano e dopo la psicosi da batterio killer le quotazioni di insalate, finocchi, cavolfiori e radicchio non sono mai risaliti. Ora si punta tutto su pomodori e patate. Anche le calamitá naturali dello scorso anno hanno messo in ginocchio gli agricoltori di tutti i comuni del territorio. Quest’anno la stagione sembrava essere iniziata bene e invece la grandine ha distrutto le primizie togliendo cosí dal mercato patate e carote novelle, abbassando la competitività sul mercato nazionale dei prodotti locali. La prima consistente entrata per gli imprenditori agricoli del Fucino é cosí svanita sotto dieci centimetri di grandine che hanno, di fatto, segnato negativamente l’avvio della stagione. Il mese scorso c’è stato l’imprevisto del batteriio killer. Di conseguenza le produzioni del Fucino, che servono gran parte delle tavole italiane, sono restate invedute e in alcuni casi sono state addirittura distrutte. «Abbiamo sperato che dopo il crollo dei mercati la situazione si risollevasse», ha affermato Dino Iacutone, agricoltore ed ex presidente del Consorzio di bonifica ovest, «invece i prezzi non sono risaliti e i contadini di tutto il Fucino si sono trovati in grande difficoltá. Visto come sono andate le cose fino a ora», ha aggiunto, «le speranze di tutti sono racchiuse nelle patate e nei pomodori che negli ultimi anni sono cresciuti in modo esponenziale in tutto il territorio del Fucino». Nonostante l’inflazione subita a causa dell’importazione di prodotti francesi, la patata continua a tenere rimanendo comunque la regina dell’agricoltura marsicana. La raccolta, che dovrebbe iniziare tra qualche settimana, secondo l’ultima stima degli esperti potrebbe risollevare le casse delle aziende agricole locali. Anche i pomodori, newentry delle colture marsicane, raddoppiano di anno in anno la produzione e quest’anno potrebbero salvare la situazione commerciale della piana.