Canistro. Niente acqua dai rubinetti di gran parte dei comuni marsicani e scuole ancora chiuse. Il bilancio del maltempo è sempre più duro. I paesi più colpiti, Canistro, Civitella Roveto, Capistrello e Luco dei Marsi, continuano a lottare contro frane e fango. Le strade sono ancora inondate di acqua e detriti come del resto tante case e cantine. A Canistro da ieri mattina volontari e operai sono al lavoro per cercare di riportare la situazione alla normalità. Dopo il vertice della mattinata il sindaco, Antonio Di Paolo, ieri sera ha incontrato insieme ai colleghi della Valle Roveto il presidente del consiglio, Giuseppe Di Pangrazio, i consiglieri regionali, Maurizio Di Nicola e Lorenzo Berardinetti e il collaboratore del presidente D’Alfonso, Claudio Ruffini. L’obiettivo è quello di fare presto e preparare subito tutta la documentazione per la richiesta di calamità naturale. Già oggi i sindaci con i tecnici comunali stanno preparando le schede sui danni. “Stiamo continuando a lavorare”, ha commentato il sindaco Di Paolo, “l’acqua non è potabile e abbiamo emesso un’ordinanza per il divieto d’uso. E’ stata distribuita a tutte le famiglie acqua Santa Croce in bottiglia per le esigenze. Le scuole saranno chiuse almeno fino a sabato compreso”. Niente lezioni oggi anche a Tagliacozzo. Il primo cittadino, Maurizio Di Marco Testa, ha deciso di far rimanere a casa per un giorno i ragazzi anche a causa dell’impossibilità di utilizzare l’acqua ancora chiusa. Anche a Cappelle, frazione di Scurcola, il sindaco, Vincenzo Nuccetelli, ha disposto la chiusura della scuola per l’infanzia fino a sabato compreso a causa di alcune infiltrazioni causate dalle abbondanti piogge. “Stiamo lavorando per ripristinare dei punti critici”, ha precisato il sindaco di Capistrello, Francesco Ciciotti, “ci sono dei disagi in alcune zone del paese, ma comunque la situazione è sotto controllo e i ragazzi sono tornati a scuola”. La mancanza d’acqua continua a essere uno dei problemi ereditati dall’alluvione. Il Consorzio acquedottistico marsicano ieri mattina, a causa delle copiose piogge e dell’intorbidimento dell’acqua alla sorgente Liri – Verrecchie ha interrotto il flusso idrico. Per tutto il giorno, e ancora questa mattina, dai rubinetti delle abitazioni di Tagliacozzo, Carsoli, Sante Marie, Pereto, Rocca di Botte, Cappadocia e Oricola non è uscita acqua. Niente acqua anche a Canistro e Civitella Roveto. Ruspe e volontari in azione a Luco per rimuovere il tappeto di fango e detriti che copre le strade della città. La strada che conduce al cimitero, località Fossato, il vallone Moritto e via Cesinati sono solo alcuni dei luoghi del paese colpiti dall’alluvione. “Ci siamo rimboccati le maniche e abbiamo iniziato a lavorare subito”, spiega il sindaco Domenico Palma mentre monitora la strada sepolta da un metro e mezzo di pietre, “qui la situazione è drammatica, abbiamo rischiato che si rompesse la condotta che porta l’acqua ad Avezzano. La frana poi del Fossato è molto vicina ai fili dell’alta tensione, siamo dovuti intervenire subito”. In via Cesinati si lavora senza sosta. La protezione civile regionale e il nucleo operativo di Tagliacozzo lavorano con vigili del fuoco, volontari e residenti per ripulire case e cantine. “Ho 65 anni non ho mai visto una cosa del genere”, commenta Luigi Fabriani mentre guarda dei ragazzi e le ruspe togliere metri e metri di sassi dal giardino di un’abitazione. “Ho sentito un forte rumore”, racconta Leandro Massaro, “e poi un fiume d’acqua. Sono riuscito a mettere un pannello in casa, ma il fango e i detriti mi hanno distrutto le scale e invaso tutto. C’è stata solidarietà da parte dei compaesani e tempestività da parte del Comune”. Antonio Alfidi con una cariola toglie il fango da un garage. “Siamo venuti tutti ad aiutare”, precisa, “come potevamo abbandonare questa gente”
Canistro
Capistrello
Luco dei Marsi