Avezzano. Ex Oliit: è bufera. Il vice presidente del Consiglio regionale, Giovanni D’Amico, insieme al segretario provinciale della Fim-Cisl, Antonello Tangredi, in una conferenza stampa hanno illustrato l’attuale situazione dello stabile acquistato dalla regione dopo il fallimento dell’azienda per 3 milioni di euro. “Il 31 maggio il sito dell’ex Oliit è stato affidato dal Consorzio nucleo industriale con atto privato alla Picc, società di servizi che fa capo al consigliere regionale Luciano Terra”, ha spiegato D’Amico nel suo intervento, “quando venne acquistato il sito la Regione aveva l’obiettivo di acquisire il sito e rimetterlo sul mercato con la clausola di una nuova industrializzazione e del reimpiego dei 70 dipendenti che da agosto sono senza ammortizzatori sociali”. La Picc dovrà pagare per lo stabilimento 80mila euro di affitto per il primo anno e 160mila per i 12 anni successivi. Il vice presidente del Consiglio Regionale è pronto a chiedere l’intervento della Commissione vigilanza “per fare in modo che venga fatta chiarezza sulla vicenda che ha come protagonista un consigliere regionale passato dall’Udc a Rialzati Abruzzo, gruppo di maggioranza”. Il segretario della Fim-Cisl Tangredi, che ha seguito i dipendenti dal 2004 anno del fallimento dell’azienda, ha precisato che: “l’obiettivo era che questo stabilimento potesse tornare a produrre per la reintegrare i 70 dipendenti che hanno una media di 35 anni. Invece la società che ha preso in locazione lo stabile è una società di servizi che non riassumerà nessuno. Con fondi pubblici si é fatto di tutto per riuscire a rilanciare questo sito che poi, con una trattativa privata, é stato affidato a un’azienda che non farà nulla di tutto ciò”.